Testimonianza su Medjugorje di un omosessuale.
TESTIMONIANZA: SEI LIBERO DI CREDERE O NON CREDERE, MA IO TI DICO CHE SE NON AVESSI CREDUTO ORA NON OSARE IN QUESTO STATO DI GRAZIA
Era apparentemente un giorno come tanti, nella routine d’ufficio, in banca, dove lavoravo, ma quella mattina successe qualcosa di importante che cambiò poi per sempre la mia vita.
Venne un cliente (di nome F. ) per delle operazioni. Lo conoscevo di vista; non so perché, cominciò a parlarmi delle apparizioni della Madonna a Medjugorje con tanto entusiasmo e mi invitò ad andarci con lui.
La cosa non mi interessava affatto, essendo oramai da tanto tempo nel buio più completo senza fede e immerso nel peccato e nella lussuria più sfrenata, da fare ribrezzo pure a me stesso.
Lui fu molto insistente e per questo, accettai di rivederlo a casa mia all’indomani per parlarne più diffusamente.
L’interesse
Anche se non ero interessato, però le sue parole mi mettevano tanta pace, pace che da tempo non albergava più nel mio animo. Solo per togliermi l’impegno, accettai l’incontro per l’indomani.
Lui parlò per tutta la sera di queste apparizioni e quando chiesi perché ci teneva a dirlo a me, rispose che sentiva di dovermelo dire in quanto, un mio eventuale sì avrebbe permesso alla mia vita di prendere un’altra direzione e ritornare ad essere felice e spensierato come da bambino.
Quello era un periodo di grossi tormenti per me, infelice, disperato, sempre alla ricerca di cosa fare della mia vita e come renderla utile e interessante. Avevo 30 anni.
L’idea di poter tornare ad essere felice
e spensierato mi interessava ma non era facile credere a tutto quello che mi si diceva riguardo ai miracoli operati dalla Madonna a Medjugorje.
Non certo per fede, che non avevo più o forse non avevo mai avuta, ma per le sue continue insistenze, dissi di si al viaggio. Per una volta volli rischiare.
Al più sarebbe stato un bel viaggio nella verde terra della Croazia-Bosnia. Ma la decisione fu molto sofferta.
Il 21 giugno 1991 si partì con un gruppo di 15 persone e la guida era F. Gli anni in cui fui lontano da Dio erano stati tanti (12 anni) e col tempo, sprofondavo sempre più nel peccato e nella perdizione anche a causa della mia condizione di omosessuale.
Come si può credere senza avere la fede?
Come si può tornare alla casa del Padre, con la propria volontà, quando questa è fiacca perché ridotta così, dal peso dei peccati e da una vita dissoluta passata nel buio? La luce acceca e dà fastidio a chi sta nel buio.
Dio, inoltre non può cambiare la nostra volontà se non lo vogliamo veramente noi stessi.
Ma la sua Misericordia va oltre i nostri limiti e oltre ogni immaginazione e sa accogliere di nuovo chiunque mostra un minimo segno di buona volontà per tornare a lui.
E questo capita quasi sempre dopo lunghe sofferenze fisiche o spirituali.
Arrivati al luogo del santuario, dove restammo per cinque giorni, ebbi modo di vedere i veggenti che raccontavano ai pellegrini la loro storia e incitavano a convertirsi e pregare spesso,
partecipando alla messa quotidianamente, confessandosi se necessario e magari digiunando a pane ed acqua una volta a settimana.
Io seguivo tutti questi eventi ma con distacco e anche imbarazzato, talvolta, non essendo più abituato alla preghiera e a sentire la parola di Dio.
L’unica cosa che mi smosse l’animo fu la fede della gente del posto che veniva a pregare ogni giorno in Parrocchia, e non solo le donne e le vecchiette ma tutta la famiglia per intero, compresi i papà.
Mi colpivano questi uomini adulti, spesso alti e di grossa stazza, sembravano dei guerrieri e incutevano timore eppure… docili… col rosario in mano a pregare con tutti gli altri.
In un messaggio lasciato ai veggenti, la Madonna disse che aveva scelto questo posto per le apparizioni perché aveva trovato ancora tanta fede. Era vero,si vedeva.
Il terzo giorno
Verso il terzo giorno, sentii dentro di me un forte impulso a confessarmi, e anzi, avevo davanti a me una visione completa di tutti i peccati e le mancanze che avevo commesso in questo lungo periodo di morte spirituale.
Di sacerdoti disponibili alla confessione ce ne erano sempre tanti.
Ne scelsi uno, e mi confessai in piedi in un prato (non c’erano molti confessionali a quell’epoca, e a volte bastava una sedia ).
Ne scelsi uno, e mi confessai in piedi in un prato (non c’erano molti confessionali a quell’epoca, e a volte bastava una sedia ).
Cominciai ad accusarmi di tutti i peccati e le colpe commesse e un po’ timoroso per la pesante penitenza che avrei sicuramente avuta. Invece… Dopo aver avuto l’assoluzione il sacerdote non mi diede penitenza (…)
Vai in pace e non peccare più.
Queste parole provocarono in me una commozione così grande che iniziai a piangere senza potermi più fermare per almeno quindici minuti e siccome lo feci sulla spalla del sacerdote, alla fine si ritrovò con tutta la camicia bagnata dalle mie lacrime.
Non se la prese ma fu contento di questo sincero pentimento.
Convertirsi non vuol dire solo dire il rosario e andare a messa, ma cambiare modo di vedere le cose di ogni giorno e vivere secondo i dettami del Vangelo.
Convertirsi non vuol dire solo dire il rosario e andare a messa, ma cambiare modo di vedere le cose di ogni giorno e vivere secondo i dettami del Vangelo.
Per me non era affatto facile e non ce l’avrei fatta a dimenticare tutto il mio passato di omosessuale, con amicizie sbagliate o luoghi da non frequentare più.
Il Pellegrinaggio
La Madonna pensò a tutto e così al mio ritorno, ebbi continuamente F. al mio fianco, come un fratello, che mi fece conoscere delle comunità dove si pregava e si stava insieme, dove si ascoltava la parola di Dio per farla propria e poterla mettere in pratica.
Questo durò per dieci anni. Ho vissuto così intensamente questo periodo che mi fu facile (ma non facilissimo) rinunciare al peccato e alle amicizie sbagliate per far posto a nuovi amici con cui interagivo sempre di più, fino a poter offrire il mio servizio di volontario.
Avevo creato un banchetto dove esponevo, alla fine di ogni riunione, dei libri di carattere religioso per approfondire la Parola di Dio, che si potevano acquistare ed io facevo da consulente.
La Madonna
Che la Madonna mi stesse accanto continuamente ne ebbi tante prove, sia quando mi comportavo bene sia quando avevo dei tentennamenti e delle nostalgie di ritorno al passato di omosessuale.
In un periodo estivo, dove i cedimenti sono più frequenti, mi lasciai tentare per un incontro sessuale.
Appena arrivato a casa del tizio, ci sedemmo su un divano e nel tavolino, in bella mostra c’era una rivista che parlava di Medjugorje e che io stesso avevo distribuito.
Mi disse che gliela aveva regalata una vicina.
Ma io colsi il segno che la Madonna mi stava scoraggiando a consumare questo atto sessuale.
Ma io colsi il segno che la Madonna mi stava scoraggiando a consumare questo atto sessuale.
Lei era lì anche attraverso una rivista, che io conoscevo bene. E la coincidenza era incredibile. Me ne andai subito via, salutando frettolosamente.
Inoltre, con sorpresa, notai che molti dei posti dove c’erano incontri comunitari (chiese o conventi) erano posizionati sempre vicini ma dalla parte opposta di quelli che io frequentavo quando stavo nel buio (locali, saune ecc.).
Come dire: nello stesso posto c’era il Bene e c’era il Male.
Tu hai scelto il male, ma ora che hai voluto convertirti a Cristo, vedi che c’è anche il Bene ma dalla parte opposta.
Ringrazio la Madonna per avermi ridato la Luce e aiutato in tutti questi anni, e a chi dice: io non credo alle apparizioni di Medjugorje, io rispondo: sei libero di non credere, ma io ti dico che se io non avessi creduto ora non sarei in questo stato di grazia. Beato chi crede senza vedere.
La Madonna chiede spesso di pregare per i peccatori. Ma essendo impossibile per lei dare giudizi ( e dire peccatore è un giudizio), lei usa una perifrasi: pregate per coloro che ancora non hanno conosciuto l’Amore di Dio. Questa frase è incisa da sempre nel mio Cuore.
Io ero un grande peccatore ma per Lei ero solo uno che ancora non aveva conosciuto il vero Amore: quello di Dio.
Grazie o Maria per avermelo fatto conoscere.
Fonte: fermenticattolicivivi.wordpress
PREGHIERA
Grazie Dio dei cieli per la straordinaria grazia di potere stare di fronte a te,
per avermi mandato lo Spirito Santo e di avermi colmato con ogni suo dono e
per l’amore e la gioia, la pace e la pazienza, la bontà e l’autocontrollo.
Grazie per questa preghiera di Adorazione.
Ti ringrazio per la gioia di totale resa a te.
Grazie per la mia sincera penitenza, di avere provato il tuo perdono.
Grazie per la mia sincera penitenza, di avere provato il tuo perdono.
Grazie di avermi dato il coraggio per poterti pregare nel bisogno.
Ti ringrazio perché mi porti alla completa e sincera conversione, distruggendo in me le vecchie abitudini.
Grazie per la grazia di poterti ascoltare e crescere nella fede in te.
Grazie per il tuo disegno su di me.
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