3 gennaio

Gesù rivelò alla Serva di Dio Suor Saint-Pierre, carmelitana di Tour (1843), l’Apostola della Riparazione:
“Il mio nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita dei peccatori ed è questa:
Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare. Amen
Ogni volta che ripeterai questa formula ferirai il mio Cuore d’amore. Tu non puoi comprendere la malizia e l’orrore della bestemmia. Se la mia Giustizia non fosse trattenuta dalla misericordia, schiaccerebbe il colpevole verso il quale le stesse creature inanimate si vendicherebbero, ma io ho l’eternità per punirlo. Oh, se sapessi quale grado di gloria ti darà il Cielo dicendo una sola volta:
O ammirabile Nome di Dio!
in spirito di riparazione per le bestemmie”

CORONCINA RIPARATRICE al SANTISSIMO NOME di GESU’
Sui grani grossi della Corona del Santo Rosario si recita: il Gloria e la seguente efficacissima preghiera suggerita da Gesù stesso:
Sempre sia lodato, benedetto, amato, adorato, glorificato il Santissimo, il Sacratissimo, l’adoratissimo – eppure incomprensibile – Nome di Dio in cielo, in terra o negli inferi, da tutte le creature uscite dalle mani di Dio. Per il Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’altare.
Amen
Sui grani piccoli si dice 10 volte:
Cuore Divino di Gesù, converti i peccatori, salva i moribondi, libera le Anime sante del Purgatorio
Si conclude con:
Gloria al Padre, Salve o Regina e l’Etemo riposo…
La devozione al S. Nome di Gesù e Don Bosco
(dalle Memorie Bibliografiche III, p.122)
Dopo il catechismo, D. Bosco, se non vi erano altri predicatori, anche alla sera faceva un’istruzione popolare, e dopo la Benedizione, prima di uscire di chiesa, soleva far cantare una laude sacra. Siccome egli amava in modo specialissimo il nome di Gesù, e lo invocava spesso, e lo scriveva con gusto, così preferiva la canzone in onore di questo Nome Santissimo, che incomincia: Su figli cantate. Ogni strofa terminava con un ritornello da lui escogitato, col quale più volte ripetevasi il nome di Gesù. Ed insisteva perchè a tale cantico si partecipasse con allegrezza di spirito e divozione.
PREGHIERA
Gesù mio, scrivete il vostro nome sul mio povero cuore e sulla mia lingua, acciocché, tentato a peccare, io resista con invocarvi; tentato a disperarmi, io confidi nei vostri meriti. Fate che il vostro nome mi infiammi d’amore, e sia sempre la mia speranza, la mia difesa e l’unico mio conforto.
Amen
Devozione al Santo Nome di Gesù – 3 Gennaio