SAN MARCO EVANGELISTA 25 APRILE
Ebreo di origine, nacque probabilmente fuori della Palestina, da famiglia benestante.
San Pietro, che lo chiama «figlio mio», lo ebbe certamente con sè nei viaggi missionari in Oriente e a Roma, dove avrebbe scritto il Vangelo. Oltre alla familiarità con san Pietro, Marco può vantare una lunga comunità di vita con l’apostolo Paolo, che incontrò nel 44, quando Paolo e Barnaba portarono a Gerusalemme la colletta della comunità di Antiochia.
Al ritorno, Barnaba portò con sè il giovane nipote Marco, che più tardi si troverà al fianco di san Paolo a Roma.
Nel 66 san Paolo ci dà l’ultima informazione su Marco, scrivendo dalla prigione romana a Timoteo: «Porta con te Marco.
Posso bene aver bisogno dei suoi servizi». L’evangelista probabilmente morì nel 68, di morte naturale, secondo una relazione, o secondo un’altra come martire, ad Alessandria d’Egitto.
Gli Atti di Marco (IV secolo) riferiscono che il 24 aprile venne trascinato dai pagani per le vie di Alessandria legato con funi al collo. Gettato in carcere, il giorno dopo subì lo stesso atroce tormento e soccombette.
Il suo corpo, dato alle fiamme, venne sottratto alla distruzione dai fedeli.
Secondo una leggenda due mercanti veneziani avrebbero portato il corpo nell’828 nella città di Venezia. (Avvenire)
PREGHIERA A SAN MARCO EVANGELISTA
O Glorioso san Marco che foste sempre in onore specialissimo nella chiesa,
non solo per i popoli da voi santificati, per il vangelo da voi scritto,
per le virtù da voi praticate, e per il martirio da voi sostenuto,
ma ancora per la cura speciale che mostrò Iddio per il vostro corpo portentosamente preservato sia dalle fiamme a cui lo destinarono gli idolatri nel giorno stesso della vostra morte,
e sia dalla profanazione dei saraceni divenuti padroni del vostro sepolcro in Alessandria,
fate che possiamo imitare tutte le vostre virtù.
Amen
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