“Tu credi nelle apparizioni della Madonna?” “Io credo. Si io ci credo. Sono andato diverse volte, ho parlato con Vicka, con gli altri veggenti” di Medjugorje
Risponde così il ct della Nazionale, Roberto Mancini, a Pierluigi Diaco durante l’intervista trasmessa ieri in seconda serata su Rai2.
“E’ vero che Vicka ti è apparsa in sogno, prima che tu la incontrassi? E questo sogno come la rappresentava?”, chiede Diaco. “Ma esattamente com’era. Mi avevano parlato di Medjugorje tanti anni fa il nostro parroco di Genova, della Samp. Lui andava negli anni quando era impossibile quasi andare, quindi stiamo parlando degli anni ’81, ’82-’83, era quando c’era problemi. Io non l’avevo mai vista, cioè non l’avevo mai conosciuta,
eppure prima di andare mi è apparsa in sogno, non ho proprio la minima idea. Non lo so, è stata una cosa veramente stranissima. Poi sono andato e gliel’ho anche detto. Ci siamo parlati diverse volte”.
“Capisco che ci possano essere persone che non credono in questo, io credo che il pensiero vada rispettato. La mia è una posizione diversa. Sono per la libertà di pensiero assoluta. La fede mi ha aiutato nei momenti un po’ più difficili della mia vita. Mi aiuta anche adesso. Quando vado a Messa passo un’ora migliore probabilmente delle altre a volte, ci son stati momenti di difficoltà e mi ha aiutato”.
Molti i ricordi personali riportati durante l’intervista dal CT della Nazionale Italiana, tra tutti ha quello irriverente riguardante la sua infanzia. «La mia maestra si chiamava Anna Maria Bevilacqua. Io ero un po’ vivace quando ero piccolo e quindi a scuola qualche volta creavo qualche problema, durante le lezioni. Ero poco attento o magari non studiavo molto. (La maestra) parlò con mia mamma e mio papà: “la mattina prima di venire in classe, anziché il latte, dategli la camomilla” e quindi per un po’ mi diedero la camomilla la mattina… Questa maestra mi voleva veramente bene, era molto affezionata».
Successivamente, alla domanda di Diaco su quali siano le cose che lo commuovono Mancini risponde: «Mi commuovono i bambini o pensare che un bambino possa perdere i genitori da piccolo. Questa è una cosa che mi commuove molto perché penso che non sia giusto. Penso che non sia giusto che un bambino non possa crescere con i propri genitori».
Ma tra tutte le confessioni regalate da Mancini, una in particolare sembra sorprendere il pubblico, quella in cui parla del suo rapporto con la fede e con la Madonna di Medjugorie; «Io credo…Sono andato diverse volte, ho parlato con Vicka, con gli altri veggenti» confessa Mancini
(Roberto Mancini a Medjugorje ha riscoperto la fede.)
Giunto nel paesino della Bosnia, Mancini si è trattenuto con dei frati cappuccini e ha trascorso un periodo di preghiera e ritiro. Durante il suo breve viaggio, l’allenatore si è anche incontrato con i veggenti di Medjugorje con i quali ha avuto modo di scambiare alcuni pensieri. In particolare lui ricorda il primo incontro con la veggente Vicka raccontando all’amico Brosio che si trovava in una stanza con altri fedeli e, appunto, la veggente. Ad un certo punto Vicka lo fissa negli occhi sorridendo serenamente e, avvicinatasi a Mancini, lo bacia sulla fronte. Roberto prova la sensazione di un contatto familiare anche se non ha mai conosciuto la veggente fino a quel momento. Quando l’allenatore parla a Vicka di questa emozione, lei risponde che è la Madonna a fare tutto e che noi apriamo a Lei il nostro cuore, facendo ciò che ci dice!
Viene da pensare cosa mai potrebbe mancare ad un uomo ricco e famoso in campo internazionale ma in realtà il viaggio a Medjugorje di Roberto Mancini insegna che la pace interiore e la riscoperta della spiritualità si rivelano necessari ad un certo punto dell’esistenza perché ci permettono di affrontare i momenti più difficili, qualunque sia il nostro stile di vita!
Ho assistito personalmente alle apparizioni e conosco tutti i veggenti piuttosto bene: Ivan, Jakov, Marija, Mirjana, Vicka e Ivanka.
Sì, ci credo, è dal 24 giugno del 1981 che ricevono le apparizioni della Beata Vergine, milioni di persone si sono convertite grazie a loro: è impossibile mentire fino a questo punto.
Medjugorje non è un posto che ti lascia indifferente, bisogna andarci per capire.
È un luogo speciale, ti regala serenità e ti fa venire la voglia di pregare…”
Fonte web
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Roberto Mancini a Medjugorje ha riscoperto la fede.