Persona posseduta dal demonio si scatena durante adorazione eucaristica a Medjugorje
Un adorazione eucaristica come tante se ne possono vivere a Medjugorje nel periodo invernale dove si adora Gesù nel Santissimo Sacramento dell’altare all’interno della stessa chiesa di San Giacomo.
Era nel periodo pasquale del 2015 dove un fatto che ha scatenato un vero e proprio fuggi fuggi all’interno della chiesa.
Durante questa Adorazione Eucaristica improvvisamente durante un canto di Adorazione viene interrotto da alcune grida disumane di una donna disturbata spiritualmente che inizia ad urlare in maniera scomposta e a dir poco animalesca generando nell’assemblea grande disordine e sgomento. Alcuni testimoni oculari sconvolti, presenti al fenomeno asseriscono che la donna si contorceva in maniera innaturale ruotando la testa in modo irreale, picchiando ripetutamente il capo contro i confessionali in maniera violenta. Sputando ripetutamente verso il sacerdote esorcista che stava pregando su di lei.
Brano tratto da un colloquio tra un esorcista e il demonio presente nella persona che lo stesso stava cercando di liberare:
Esorcista: “Perché è importante adorare l’Eucarestia?”
Demonio: “Tutto!”
Esorcista: “E’ importante quindi perché si ottiene tutto?! Perché Gesù è presente come 2000 anni fa!? Rispondi in nome di Dio Onnipotente e della Madre della Verità!”.
Demonio: “Sìì!”
Esorcista: “Bisogna avere fede come l’emorroissa?!”
Demonio: “Sììì!”.
Le frasi della Sacra Scrittura dimostrano chiaramente che Gesù Eucarestia (il Gesù nascosto come lo chiamava Francesco, il piccolo veggente di Fatima) è anche un sacramento di guarigione spirituale e fisica. Per poter concedere le grazie però il Signore richiede la nostra fede “E Gesù disse al centurione: -Và, e sia fatto secondo la tua fede –. In quell’istante il servo guarì” (Mt 8,13); fede assai affievolitasi in questa nostra epoca che ha subito le aggressioni del materialismo ateo profetizzato dalla Madonna a Fatima come castigo per la nostra mancata conversione.
Se l’emmeroissa guarì solo toccando con fede il manto di Gesù, quanto maggiori saranno le grazie che il Signore concederà a quanti, chiedendogliele con fede come la donna del Vangelo, lo riceveranno “intero” con le debite predisposizioni d’animo “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Mt. 7,7 seg.).
Vi sono dei momenti particolarmente indicati per domandare al Signore le grazie:
a) durante la Santa Messa;
b) durante la consacrazione;
c) dopo aver ricevuto Gesù Eucarestia;
d) durante una processione eucaristica;
e) durante l’Adorazione eucaristica.
Durante la Santa Messa in quanto Gesù si manifesta vivo tra noi, esattamente come 2000 anni fa, anche se nascosto sotto le spoglie del pane e del vino. E, come 2000 anni fa, è desideroso di concederci le grazie che noi gli chiediamo con fede e perseveranza “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!”
Infine, durante l’Adorazione eucaristica in quanto è possibile, nell’intimo colloquio con Lui, lodarlo, ringraziarlo e supplicarlo di concederci, con intercessione della Madonna e dei santi le grazie che desideriamo “… Adorate senza interruzione il santissimo Sacramento dell’altare. Io sono sempre presente quando i fedeli sono in adorazione. In quel momento si ottengono grazie particolari” (mess. Medjugorje del 15.3.1984).