IL MOVIMENTO DI PELLEGRINI A MEDJUGORJE

1. I tre i luoghi di incontro preferiti a Medjugorje:

La collina delle apparizioni

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Podbrdo

La collina delle apparizioni:

viene così chiamato il luogo situato sopra al villaggio di Podbrdo a Bijakovic nel quale i veggenti per la prima volta videro la Vergine.

Tutto questo avvenne alla fine di giugno del 1981. Da allora in questo luogo i pellegrini si radunano per recitare il Rosario.

Sia di giorno che di notte possibile imbattersi in gruppi di pellegrini che salgono verso il luogo della prima apparizione.

Questo luogo segnato anche da un mucchio di sassi in cui conficcata una semplice croce.

Lungo il sentiero in salita nel 1989 sono stati collocati dei rilievi illustranti i misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario, opera del Prof. Carmelo Puzzolo di Firenze.

 

Krizevac

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Croce Bianca sul krizevac

Krizevac il monte sopra Medjugorje:

Qui nel 1934 gli abitanti del villaggio di Medjugorje in ricordo del 1900esimo anniversario della morte di Ges hanno eretto una croce in cemento alta otto metri.

I gruppi di credenti, come pure i singoli, esprimono la propria devozione alla via crucis andando di stazione in stazione. I primi anni le stazioni erano indicate da croci di legno.

Nel 1988 oltre alle croci sono stati posizionati dei rilievi in bronzo – le stazioni della via crucis- opera dello scultore italiano Carmelo Puzzolo.

Krizevac divenuto uno dei luoghi preferiti per l’adorazione della sofferenza di Cristo ed divenuto il Calvario del santuario di Medjugorje.

 

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La chiesa parrocchiale

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Chiesa parrocchiale di Medjugorje San Giacomo

La chiesa parrocchiale e l’area attorno alla chiesa:

il luogo della celebrazione dell’eucarestia e della vita sacramentale.

Un terremoto distrusse la vecchia chiesa parrocchiale, costruita alla fine del secolo scorso.

La nuova chiesa venne ultimata nel 1969. La chiesa, come pure la parrocchia, vennero consacrate a S. Giacomo, apostolo e protettore dei pellegrini.

Insieme alla chiesa nel 1991 vennero eretti un altare per poter celebrare all’esterno e venti confessionali.

Venne costruita anche una piccola cappella per l’adorazione del Santissimo con degli spazi per lezioni e colloqui spirituali.

Sono stati costruiti anche due padiglioni per celebrazioni speciali. Si sente fortemente il bisogno di nuovi locali da adibire ad usi sacri.

 

2. Orari degli incontri

E’ possibile parlare di incontri quotidiani (a), settimanali (b) ed annuali (c) dei pellegrini.

a) Quotidianamente i pellegrini si radunano a Medjugorje, a seconda della loro lingua, per la celebrazione dell’Eucarestia:

gruppo di lingua croata 7,30 i giorni feriali, ore 7,30 e 13,00 il sabato, ore 8,00 e 11,00 la domenica

paesi dell’est 8,00 i giorni feriali 7,00 la domenica

gruppo di lingua tedesca 9,00 i giorni feriali e la domenica

gruppo di lingua inglese 10,00 i giorni feriali 12,00 la domenica

gruppo di lingua italiana 11,00 i giorni feriali 10,00 la domenica

gruppo di lingua francese 12,00 i giorni feriali 13,00 la domenica

Le altre nazionalità celebrano l’Eucarestia previo accordo.

L’adunata collettiva serale dei pellegrini ha inizio d’inverno alle ore 17,00 (in estate alle ore 18,00) recitando i misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario in preparazione alla celebrazione eucaristica che ha inizio alle ore 18,00 (19,00) e proseguendo poi con le le lodi ed i misteri gloriosi del Rosario fino alle ore 20,00 (21,00).

La celebrazione della Santa Messa in altri orari possibile previo accordo personale presso l’Ufficio parrocchiale.

b) Per quanto riguarda gli incontri settimanali possiamo citare:

la preghiera del Rosario sulla collina delle apparizioni la domenica alle 14,00 (alle 16,00 in estate);

la via crucis a Krizevac il venerd alle 14,00 (16,00);

l’adorazione di Ges nel Santissimo Sacramento dell’Altare il mercoled ed il sabato alle 21,00 (22,00);

l’adorazione di ringraziamento dell’Eucarestia il gioved dopo la Santa Messa serale;

l’adorazione di ringraziamento della croce il venerd dopo la Santa Messa serale.

c) Numerosi sono gli incontri annuali dei pellegrini:

in occasioni delle principali festività della Vergine come ad esempio l’Annunciazione, l’Assunzione, la NATIVITÀ di Maria Vergine;

in occasione delle grandi solennità del Signore come ad esempio Natale, il nuovo anno, Pasqua, Pentecoste;

gli incontri sono pi frequenti a maggio e ottobre;

il pi importante incontro annuale quello che si tiene in occasione dell’anniversario delle apparizioni (25 giugno) e per l’esaltazione della Croce (prima domenica dopo la NATIVITÀ di Maria Vergine).

Tra gli incontri annuali eccezionali possiamo annoverare:

* l’attesa alternativa del Nuovo Anno;

* la marcia internazionale della pace da Human a Medjugorje il 24 giugno;

* l’incontro internazionale giovanile di preghiera dal 31 luglio al 6 agosto.

 

3. Il contenuto di culto degli incontri

A Medjugorje non avviene nulla di apparentemente insolito. Tutto identico alle altre mete di pellegrinaggio.

Si celebra la Santa Messa (a), i pellegrini si accostano al sacramento della penitenza (b), si recita il Rosario (c) e la via crucis (d), si prega per i malati (e). Il modo di celebrare per diverso.

L’atmosfera influisce in modo significativo sullo stato d’animo dei pellegrini. Non l’aspetto esteriore della celebrazione quello che conta, bens la spiritualità che la caratterizza.

 

a) La celebrazione eucaristica serale

sta al centro degli incontri quotidiani di tutti i pellegrini di Medjugorje.

E’ preceduta dalla preghiera comune dei misteri gaudiosi e dolorosi del Rosario e poi di quelli gloriosi.

La Messa viene celebrata secondo il calendario liturgico ed il messale romano.

I Vangeli vengono letti nelle lingue dei gruppi che partecipano alla celebrazione.

L’omelia solitamente un’attualizzazione del vangelo del giorno in lingua croata, seguita da una sintesi in qualche altra lingua.

Una parte della preghiera eucaristica viene recitata in latino. Di frequente si esegue la corale in latino.

La santa Comunione viene impartita, a seconda del desiderio dei singoli credenti, in bocca o in mano.

Subito dopo la Santa Messa ci si inginocchia per recitare il Credo, i sette Padre Nostro, l’Ave Maria ed il Gloria al Padre;

segue quindi la benedizione di oggetti religiosi, la preghiera per i malati ed il mistero glorioso del Rosario.

Insieme all’Eucarestia collettiva serale i singoli gruppi di diversa lingua celebrano la Santa Messa con i canti e l’omelia nella lingua del proprio paese.

Di anno in anno prende sempre pi piede l’adorazione individuale, collettiva e di gruppo di Ges nel Santissimo Sacramento dell’Altare.

L’adorazione collettiva si tiene tutti i giovedì dopo la Santa Messa serale ed il mercoledì ed il sabato dalle 21,00 alle 22,00 (22,00-23,00), come forma individuale di raccoglimento.

C’è anche una piccola cappella per l’adorazione e qui i pellegrini pregano in silenzio dinanzi al Santissimo che viene esposto per l’adorazione anche dalle 13,00 alle 17,00 (18,00) tutti i giorni.

 

b) Per il sacramento della Santa Confessione

Medjugorje divenuta in questo periodo famosa in tutto il mondo.

La gente arriva a Medjugorje da ogni parte per riconciliarsi con s, con Dio e con gli uomini nel sacramento della riconciliazione.

Qui possibile trovare un certo numero di confessori disponibili a prestare la propria attenzione, ad ascoltare i bisogni della gente e a rivelare loro i tesori della misericordia di Dio.

Molti, e non a torto, definiscono Medjugorje il confessionale del mondo. La stessa atmosfera di Medjugorje aiuta molti a vivere la propriaconversione nell’incontro sacramentale ed un reale cambiamento nella propria vita di credenti.

Tutto questo viene facilitato dalla preparazione collettiva alla confessione, sotto forma di liturgia penitenziale o in altro modo, ma soprattutto dal colloquio aperto con il confessore.

 

c) Il Rosario

una delle preghiere pi care ai pellegrini di Medjugorje.

Nel programma di preghiera serale collettivo si recitano i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi con una breve introduzione ad ogni mistero, se possibile in pi lingue.

La preghiera viene interrotta pi volte per cantare semplici inni alla Madonna. Il Rosario, come espressione della devozione del pellegrino,

viene recitato collettivamente sulla collina delle apparizioni ogni domenica alle 14,00 (16,00). Inoltre i gruppi di pellegrini recitano il Rosario muovendosi da una stazione all’altra e lo stesso fanno anche le singole persone.

In qualsiasi stagione, di giorno o di notte, sar possibile imbattersi in gruppi di pellegrini attorno alla chiesa, nei vari luoghi o sui monti e tutti si fanno scorrere tra le dita i grani del Rosario recitando ad alta voce o sommessamente.

 

d) Anche la via crucis

rientra nel repertorio di preghiera dei pellegrini a Medjugorje.

Chi riesce ad inerpicarsi sul ripido monte Krizevac percorre la via crucis fermandosi dinanzi ai rilievi posti ad ogni stazione. Chi non riesce ad arrivare a

Krizevac ha la possibilit di immergersi nel mistero della sofferenza di Ges nella chiesa, dinanzi ai lavori di intaglio opera del famoso artista Peppino Sacchi.

Meditando sulla sofferenza di Ges il pellegrino si unisce ad essa e unisce la sua sofferenza e le sofferenze di tutti coloro ai quali legato nella vita, come pure quelle che costituiscono la sua croce.

Come forma di devozione collettiva dei pellegrini la via crucis si tiene a Krizevac ogni venerd alle 14,00 (16,00) ed i venerd e le domeniche di Quaresima nella chiesa parrocchiale.

 

e) La preghiera per i malati

a Medjugorje rientra nel programma di preghiera serale ed inserita nel ringraziamento per la celebrazione eucaristica.

La sua definizione ufficiale preghiera per la guarigione del corpo e dell’anima.

L’uomo, ed il pellegrino in modo particolare, cerca la salute nel vero senso della parrola, ovvero quello che si intende col termine latino “salus”, che comprende sia la salute fisica che la salvezza dello spirito.

 

4. Genesi degli incontri dei pellegrini a Medjugorje

Tutto inizi alla fine di giugno del 1981, quando sei ragazzi iniziarono ad affermare che la Vergine era apparsa loro presentandosi come Regina della Pace ed invitando il mondo alla pace ed alla riconciliazione.

“Pace, pace, pace con Dio ed in mezzo agli uomini.”

Tutto questo ha reso non solo Medjugorje famosa in tutto il mondo, ma l’ha anche resa fonte di una grazia straordinaria, punto di incontro di milioni di pellegrini di qualsiasi razza e nazionalità:

uomini, donne, bambini, poveri e ricchi, malati e sani, atei e gente semplice, peccatori e persone sante.

Il fiume incessante di pellegrini diventa ogni giorno sempre pi grande, l’interesse per Medjugorje diventa sempre maggiore, le reazioni sempre più intense, più spirituali e di massa.

(Rupcic: Medjugorje nella storia della salvezza, Duvno 1989, pag. 5).

 

Durante le Sue ultime apparizioni la Vergine ha incessantemente invitato alla conversione, ovvero al cambiamento del nostro rapporto verso Dio in un cuore rafforzato dalla preghiera,

ad un mutamento dei rapporti verso se stessi nel digiuno corporale che libera da ogni tipo di dipendenza e ad un cambiamento di rapporti verso la gente intorno a s nel perdono, nella riconciliazione e nel compiere gesti d’amore.

Accantonando le domande sulla sovrannaturalita delle apparizioni della Vergine ed i messaggi di Medjugorje, non si può negare il fatto che la celebrazione del mistero della salvezza,

nella forma in cui oggi questo viene fatto a Medjugorje, andata gradualmente prendendo forma proprio in base ai messaggi della Madonna.

Nei messaggi la Vergine chiede una concreta partecipazione alla Santa Messa che deve diventare il centro della vita cristiana sia per il singolo che per l’intera collettività cristiana.

Il desiderio della Vergine che la “Vostra Messa sia esperienza in Dio” (16 maggio 1985), “Voglio invitarvi a vivere la Santa Messa” (3 aprile 1986), “La Santa Messa sia per voi vita” (25 aprile 1988).

La Vergine invita ad adorare Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare:

“Adorate incessantamente il Santissimo Sacramento dell’Altare.

Io sono sempre presente quando i credenti sono in adorazione. In questo modo essi ottengono grazie speciali” (15 marzo 1984).

“Oggi vi invito ad amarvi nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Adoratelo, figli, nelle vostre parrocchie e sarete cos uniti in tutto il mondo… Quando adorate siete anche vicini a me” (25 settembre 1995).

Alla vigilia della festa dell’Assunzione del 1984 la Vergine raccomanda tramite Ivan Dragicevic: “Vorrei che il mondo pregasse per me in questi giorni. Ed anche pi. Vorrei che digiunasse il mercoledì ed il venerdì.

Che recitasse ogni giorno il Rosario: i misteri gaudiosi, gloriosi e dolorosi” (S. Barbaric, Pregate col cuore, Medjugorje 1994, pagina 41).

“Recitate il Rosario tutte le sere” (8 ottobre 1994). “Vi raccomando di invitare tutti a recitare il Rosario! Con il Rosario riuscirete a sconfiggere tutte le sciagure che satana vuole mandare alla Chiesa Cattolica.

Recitate il Rosario, tutti i sacerdoti! Dedicate del tempo al Rosario” (25 giugno 1985). “Cari figli! Oggi vi invito come mai prima alla preghiera. Possa la vostra preghiera essere una preghiera di pace… Se volete, prendete la corona! La sola corona pu compiere miracoli nel mondo e nelle vostre vite.” (25 gennaio 1991).

La Madonna ha raccomandato di pregare dinanzi alla croce (30 agosto 1984). “Pregate da soli dinanzi alla croce, dalla quale provengono grandi grazie.” (12 settembre 1985). “Meditate sulla sofferenza di Ges e vi unirete alla sua vita” (25 gennaio 1986).

 

5. Analisi teologica degli incontri di culto

La Chiesa, intesa come popolo di Dio formato da genti e lingue diverse, si riunisce a Medjugorje nello Spirito Santo.

In ogni celebrazione serale si vive lo spirito cattolico di una chiesa unica, santa ed apostolica “in cui chi vive a Roma si sente Indiano (cfr. LG 13, Ivan Zlatousti, Omelia sul Vangelo di Giovanni: PG 59,361).

Qui la Chiesa dei pellegrini, marciando tra le persecuzioni del mondo e la consolazione di Dio, annuncia la croce e la morte del Signore in attesa della Sua venuta (LG8).

La celebrazione del mistero della salvezza al centro degli incontri di culto.

Tutte le forme di devozione sono rivolte alla celebrazione dell’Eucarestia che sfocia nell’adorazione eucaristica.

Grazie al sacramento della riconciliazione l’individuo entra personalmente nel mistero della riconciliazione e la Chiesa sempre pi libera di celebrare nello Spirito e nella verità.

Maria apparsa a Medjugorje col Bambino tra le braccia, offrendoLo in dono agli uomini.

Il Figlio di Dio si incarnato in Maria divenendo uomo nel Suo grembo. “Maria ha nutrito questo esile corpicino col Suo sangue, lo ha riscaldato col tepore del suo corpo innocente ed stata il primo ciborio e vero tabernacolo del nostro Gesù Eucaristico.

Ella stata il primo altare e la prima chiesa di Ges nel mondo.” (T. Sagi-Bunic, La Madre della Santissima Eucarestia, in “Cana” 6/1987, pag. 12).

Maria fa parte della celebrazione eucaristica di Medjugorje ed Lei che la prepara e la segue (il Rosario prima e dopo la Messa, dalla collina delle apparizioni si mostra anche a Krizevac ed in chiesa, guida i pellegrini verso la sorgente della grazia).

“L’Eucarestia un vero cardine attorno al quale ruota un mondo nuovo, la sorgente dalla quale sgorga la pace.

E’ impossibile concepirla senza la Madonna come Lei inconcepibile senza la preparazione della mensa eucaristica nella quale i commensali diventano Suoi figli e “coeredi di Cristo” (Romani 8,17).

E’ quindi comprensibile che la Madonna a Medjugorje inviti incessantemente gli uomini a celebrare l’Eucarestia (Rupcic, cfr. pag. 113).

Essendo Maria la Madre del Signore, i pellegrini si aprono alla grazia della redenzione, la ricevono ed entrano ancor pi nel mistero della salvezza. In questo modo anche la Chiesa cresce nello Spirito Santo.

Nell’enciclica apostolica “Tertio millennio adveniente” Giovanni Paolo II valuta il concilio vaticano secondo come “un avvenimento provvidenziale” incentrato sul mistero di Cristo e della Sua Chiesa e al tempo stesso aperto al mondo (18).

Mette in rilievo in modo particolare che il mondo di oggi “ha bisogno pi che mai di purificarsi ed ha bisogno di conversione” (18).

Secondo il Papa il concilio “ha dimostrato con un vigore nuovo agli uomini che Cristo l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, il Redentore dell’uomo, il Signore della storia” (19).

L’enorme ricchezza di contenuto ed il nuovo tono, prima sconosciuto, all’interno del concilio dimostrano questi contenuti e per cos dire annunciano un tempo nuovo. I padri del concilio hanno parlato con la lingua del Vangelo, con la lingua del discorso sul monte e delle beatitudini (20).

Molti vescovi e teologi vedono negli eventi di Medjugorje e nei suoi semplici messaggi evangelici la realizzazione degli avvenimenti provvidenziali del Concilio, un tono nuovo e l’annuncio di tempi nuovi.

6. Una valutazione pastorale 

Uno dei teologi pastorali pi noti dei nostri tempi, il professore di Vienna Paul M. Zulehner, ha esaminato a fondo nell’estate del 1988 il fenomeni di Medjugorje ed ha racchiuso le sue conclusioni nella lezione “Medjugorje eine mystagogische Lektio” (Hrsg. Medjugorje Zentrum, “Medjugorje eine mystagogische Herausforderung?” pag.72.100).

Egli parte dalla convinzione che le apparizioni di Maria siano importanti per la nostra epoca e inconfutabili (79). Per quanto riguarda i messaggi della Vergine a Medjugorje dice che sono “un’ottima catechesi” e “un eccellente avviamento al messaggio delle Sacre Scritture” (82).

Proprio questo per lui uno dei criteri teologici pi importanti. Medjugorje non allontana dalle Sacre Scritture, ma avvicina ad esse e Maria non la destinazione, ma un’indicazione lungo il cammino (Nicht die End Station sondern wie ein Wegweiser).

L’attività pastorale a Medjugorje, il modo di predicare e di celebrare l’eucarestia conducono la gente che qui si reca al centro della fede.

L’attività dei pastori di anime rivolta a far vivere alla gente la parola di Dio e le Sacre Scritture e a celebrare l’Eucarestia.

Importante anche il legame di questo pastorale col concilio (82). I pellegrini vanno via da Medjugorje portando alle proprie chiese locali una profonda devozione verso le Sacre Scritture e l’Eucarestia.

“Mi affascina molto, e lo considero un aspetto decisamente positivo, il fatto che i pastori di anime l non cerchino di allontanare la gente dalla normale Chiesa, ma anzi desiderino realizzare nella vita di ogni giorno una chiesa locale” (82-83).

Il Professor Zulehner affascinato dal fatto che a Medjugorje si raccolga una chiesa di piccoli. “Tutti possono venire, non ci sono ostacoli da scavalcare. Questo luogo aperto a tutti.

Anche coloro che definirei non proprio come dei virtuosi della religione, ma come una semplice fanteria della chiesa, qui si sentono a casa. Mi rallegro quando vedo che i piccoli vengono a Medjugorje, qui si sollevano.

Ritornano a sperare nella vita e tornando a casa rialzano il capo… Questi sono per me i frutti dello spirito che, indipendentemente dalle apparizioni e grazie a Dio, sono presenti ovunque, perch dovunque operi lo Spirito, l presente la Chiesa perch l’intenzione di Dio quella di innalzare l’uomo”. (87).

Negli eventi di Medjugorje Zulehner scopre una “mistagogia”, il cammino dell’uomo verso il mistero in cui Dio apre il cuore, come alla donna di nome Lidia negli Atti degli Apostoli (cfr. 16,14).

Con la Sua grazia Dio precede la nostra opera nella Chiesa. Il vero obiettivo del pastorale, secondo Zulehner, quello di aiutare l’uomo a scoprire il mistero dell’opera divina nella propria esistenza ed in questo mistero lasciarsi andare ad un amore libero.

“La mia paura che nella Chiesa di oggi sia andata persa la dimensione mistica della fede. Ecco perch ci minaccia la riduzione del Vangelo a morale.

Se scompare il misticismo non rimane nient’altro. Sarebbe dannoso se a Medjugorje rimanessero solo messaggi morali.

Non questo l’obiettivo. Il senso dei messaggi va ricercato nel rinnovamento del misticismo, nell’esperienza della comunione tra Dio e l’uomo.

E’ questo l’evento che precede ogni opera ed ogni morale. Senza questo fondamento mistico nessuno di noi potr agire moralmente.” (96-97).

I teologi e gli uomini di chiesa sono favorevoli all’interpretazione del mistero. “Io tuttavia nella teologia ho appreso che non esiste mistero della fede da interpretare ma che bisogna convivere con esso.

La Chiesa sar salva se ci riabitueremo a convivere col mistero in modo risoluto e coraggioso”. (98-99) Secondo Zulehner Medjugorje sarebbe questo: mistagogia, un guidare la gente normale verso il mistero quotidiano del Vangelo.

Alfons Sarrach dice: “La Chiesa a Medjugorje ha preso coscienza di non essere un’organizzazione, di non essere una creazione completa delle mani dell’uomo o uno strumento della potenza umana o un sacramento di cui servirsi liberamente o un oppio o una droga.

Ha compreso di non essere niente di artificioso, ma un “mistero” Quando tutto questo si consolidare all’interno della Chiesa,

gli uomini ritroveranno la strada che conduce ad essa e al suo interno si sentiranno sicuri e si prostreranno, liberi e sicuri”

(I messaggi di Medjugorje su Dio che al servizio, Medjugorje, 1995, pag. 143).

 

7. Il significato dell’evangelizzazione

La celebrazione del mistero della salvezza l’esperienza pi indimenticabile per i pellegrini di Medjugorje. E’ questo il motivo principale della loro presenza nel santuario.

L’esperienza dell’incontro col mistero della fede li porter ad essere pi o meno consapevoli del fatto che vale la pena vivere nel grigiore quotidiano.

I principali fattori che li convincono sono la celebrazione eucaristica, i messaggi della Vergine con cui sono venuti a contatto e la religiosità che li ha entusiasmati.

A Medjugorje si predica in modo davvero unico. I Vangeli seguono il calendario liturgico e indicano la strada per la loro realizzazione nella vita dell’uomo contemporaneo.

Si pone l’accento sulla conversione come strada verso la pace, sulla preghiera, il digiuno, il perdono e le opere di carit. Questi ed altri messaggi della Vergine si fondano su quanto scritto nel Vangelo di Giovanni: ” Fate quello che Lui vi dice” (2,5).

I messaggi sono un invito materno ed una preghiera, essi rispettano la libert dell’uomo e cercano di spingerlo al bene. Il loro obiettivo quello di stimolare l’individuo alla conversione cos che poi ne possano derivare altri effetti.

Le omelie, come pure i messaggi, per forma e contenuto rispecchiano la semplicità di tutti gli eventi religiosi di Medjugorje.

Medjugorje stata immediatamente accolta da un gran numero di persone in tutto il mondo come un fenomeno religioso divenendo poi un movimento religioso di vaste proporzioni, credibile anche per la semplicità dei messaggi.

I pellegrini di Medjugorje tornando nelle proprie comunità non rimangono passivi.

Essi per primi cercano di vivere i messaggi ed il Vangelo e di partecipare attivamente alla vita della chiesa locale. Si creano cos le comunità di preghiera che vivono nello spirito dei messaggi.

L’invito di Maria rivolto a tutti affinché come Abramo si incamminino verso l’ignoto, lungo i percorsi inesplorati della fede, guidati dall’invito di Dio alla libert.

E’ difficile valutare l’effetto delle apparizioni della Vergine nel mondo di oggi.

Una cosa certa: quello che i pastori della Chiesa spesso non osano nominare viene compiuto dallo Spirito Santo per mezzo delle apparizioni di Maria ed i Suoi messaggi al mondo.

Il mondo dei piccoli accoglie e comprende la parola di Maria. La fede e l’esperienza delle Sacre Scritture tornano ad essere vive ed attuali. Per mezzo di Maria Dio rinnova la Chiesa ed il mondo.

 

Conclusioni

Di giorno in giorno a Medjugorje si raccoglie la Chiesa dei pellegrini: una, santa, cattolica ed apostolica che unisce popoli e lingue diverse per celebrare il mistero della salvezza nello Spirito Santo.

La celebrazione del mistero della salvezza al centro di tutti gli incontri. Maria, Madre del Signore, elemento unificante di questa celebrazione ed presente come una madre premurosa ed un’esperta educatrice.

Ella li esorta e li ringrazia teneramente (Cari figlioli, figliole… Grazie per aver risposto alla mia chiamata!) ma al tempo stesso anche esigente: pregate, digiunate, create e diffondete la pace, celebrate la Messa, vivete il Vangelo…

Non siete soli. Tutto potete in Colui che vi allontana dalle tenebre per portarvi nella Sua splendida luce.

Lei, madre della Luce, ci offre il Suo Figliolo, Sole di giustizia, Luce che illumina ogi uomo e gli consente di diventare luce del mondo.

 

 

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