Misteri dolorosi con i pensieri di Santa Teresina di Gesù Bambino
MISTERI DOLOROSI MEDITATI CON I TESTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO (Martedi – Venerdì) PRIMO MISTERO L’AGONIA DI GESU’ NELL’ORTO Gesù arrivò con i discepoli in un podere chiamato Getsemani e disse: “Restate qui mentre io vado là a pregare”. Si fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedeo. Andò un po’ avanti, si gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: “Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu”. Poi tornò indietro verso i discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: “Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un’ora? State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta ma la debolezza è grande!”. Per la seconda volta andò a pregare e disse: “Padre mio, se proprio devo bere da questo calice di dolore, sia fatta la tua volontà”. Poi tornò dai discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli occhi aperti. Per la terza volta Gesù si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole. Poi tornò verso i discepoli e disse: “Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai vicino. Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi nemici. Alzatevi, andiamo! Sta arrivando quello che mi tradisce”. DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO “Lo zio non mi diede il permesso di partire – per entrare al Carmelo – al contrario, mi proibì di parlargli della mia vocazione… Prima di far risplendere nella mia anima un raggio di speranza, Dio volle inviarmi un martirio ben doloroso che durò tre giorni. Mai come in questa prova ho compreso il dolore della Vergine Maria e di San Giuseppe quando cercavano Gesù Bambino. Mi trovavo in un trisie deserto. Era la notte! La notte profonda dell’anima… come Gesù nel giardino dell’agonia mi sentivo sola, non trovavo consolazione né sulla terra né in Cielo. Dio sembrava avermi abbandonata!!!” (Manoscritto A). “Il mio desiderio di sofferenza è colmato, tuttavia l’attrattiva verso il dolore non diminuiva, così la mia anima condivise ben presto le sofferenze del mio cuore. L’aridità era il mio pane quotidiano, privata di ogni consolazione ero tuttavia la più felice delle creature, poiché i miei desideri erano soddisfatti “. “Nostro Signore non ci chiede mai sacrifici al di sopra delle nostre forze. Talvolta, è vero il divino Salvatore ci fa sentire tutta l’amarezza del calice che presenta alla nostra anima. Quando ci chiede il sacrificio di tutto quello che vi è di più caro in questo mondo, è impossibile a meno di una grazia del tutto particolare, non gridare come lui nel giardino dell’agonia: Padre mio che si allontani da me questo calice!… Tuttavia sia fatta la tua Volontà e non la mia. È molto consolante pensare che Gesù il Dio Forte, ha conosciuto le nostre debolezze, ha tremato alla vista del calice amaro, quel calice che, un tempo, aveva così ardentemente desiderato bere” (Lettera 213 ). “Non pensare che sia possibile amare senza soffrire, senza soffre molto… Soffiamo con amarezza, senza coraggio! Gesù ha sofferto con tristezza. Senza tristezza, forse che l’anima soffrirebbe?! E noi vorremmo soffre generosamente, nobilmente!… Che illusione! Non vorremmo cadere mai!” (Lettera 89). “Gesù ci presenta un calice amaro, tanto quanto la nostra debole natura può sopportare… non ritiriamo le nostre labbra da questo calice preparato dalla mano di Gesù” (Lettera 87). “Desideravo soffrire, e sono esaudita. Ho sofferto molto da parecchi giorni. Una mattina, durante il ringraziamento dopo la Comunione, ho provato come le angosce della morte… e con ciò nessuna consolazione”. “Non avrei mai creduto possibile soffrire tanto! Mai! Mai! Non posso spiegarlo se non con i desidera ardenti che ho avuto di salvare le anime” (Ultimo Colloqui). SECONDO MISTERO GESU’ VIENE FLAGELLATO Ogni anno, per la Festa di Pasqua, il Governatore aveva l’abitudine di lasciare libero uno dei carcerati, quello che il popolo voleva. A quel tempo era in prigione un certo Barabba, un carcerato famoso. Così, quando si fu riunita una certa folla, Pilato domandò: “Chi volete che sia lasciato libero: Barabba, oppure Gesù detto Cristo?”. Perché sapeva bene che l’avevano portato da lui solo per odio. Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità riuscirono a convincere la folla che era meglio chiedere la liberazione di Barabba e la morte di Gesù. Il governatore domandò ancora: “Chi dei due volete lasci libero”? La folla rispose: “Barabba!”. Pilato continuò: “Che farò dunque di Gesù detto Cristo?”. Tutti risposero: “In croce!”. Pilato replicò: “Che cosa ha fatto di male?”. Ma quelli gridarono ancora più forte: “In croce! In croce!”. Quando vide che non poteva far niente e che anzi la gente si agitava sempre di più Pilato fece portare un po’ d’acqua, si lavò le mani davanti alla folla e disse: “Io non sono responsabile della morte di quest’uomo! Sono affari vostri!”. Tutto la gente rispose: “Il suo sangue ricada su di noi e sui i nostri figli”. Allora Pilato lasciò libero Barabba. Fece flagellare Gesù, poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere. DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO Gesù “vuole che le gioie le più belle si cambino in sofferenze, perché non avendo, per così dire, nemmeno il tempo di respirare a nostro piacimento, il nostro cuore si rivolga verso lui che solo è il nostro sole e la nostra gioia” (Lettera 149). “Come te, Gesù vorrei essere flagellata e crocifissa… Vorrei morire scuoiata come San Bartolomeo… Come San Giovanni, vorrei essere immersa nell’olio bollente, vorrei subire tutti i supplizi inflitti ai martiri… come Giovanna d’Arco, mia sorella, vorrei sul roga mormorare il tuo nome, Gesù… ” (Manoscritto B). “I miei desideri di martirio non sono nulla; non sono quei desideri che mi danno la fiducia illimitata che sento nel cuore. A dire il vero, sono ricchezze spirituali che rendono ingiusti quando ci si riposa in esse con compiacenza e si crede che siano qualcosa di grande… Questi desideri sono una consolazione, che Gesù talvolta accorda alle anime deboli come la mia (e queste anime sono numerose); ma quando non dona questa consolazione, si tratta di una grazia di elezione. Ricordi queste parole del Padre Pichon: I martiri hanno sofferto con gioia, e il Re dei martiri ha sofferto con tristezza. Sì, Gesù ha detto. Padre mio, allontana da me questo calice” (Lettera 197). “Per essere la sposa di Gesù, occorre assomigliare a Gesù. Gesù è tutto sanguinante… Gesù brucia d’amore per noi… Guarda il suo volto adorabile! Guarda i suoi occhi spenti ed abbassati! Guardale quelle piaghe!… Fissa Gesù in volto… Là, tu vedrai come ci ama” (Lettera 87). “Quando soffro molto, quando mi accadono delle cose penose, spiacevoli, invece di assumere un’aria triste, le affronto con un sorriso. All’inizio non mi riusciva sempre, ma ora è un’abitudine che sono felice di avere acquisita” (P.O. 15 febbraio 1911). “Dio si è degnato di far passare l’anima mia attraverso molti generi di prove, ho molto sofferto da quando sono sulla terra, ma se nella mia infanzia ho sofferto con tristezza, ora non è più così che soffro, è nella gioia e nella pace, sono veramente felice di soffrire” (Manoscritto C). “Questo piccolo bicchiere è l’immagine della mia vita… agli occhi della gente è sempre apparso loro che bevessi liquori squisiti e non era che amarezza. Dico amarezza, ma no! La mia vita non è mai stata amara, perché di ogni amarezza ho saputo fare la mia gioia e la mia dolcezza”. TERZO MISTERO GESU’ CORONATO DI SPIN E Allora i soldati portarono Gesù nel palazzo del governatore e chiamarono tutto il resto della truppa. Gli tolsero i suoi vestiti e gli gettarono addosso una veste rossa. Prepararono una corona di rami spinosi e gliela misero sul capo, nella mano destra gli misero un bastone. Poi incominciarono a inginocchiarsi davanti a lui e a dire ridendo: “Salve re dei Giudei!”. Intanto gli sputavano addosso, gli prendevano il bastone e gli davano colpi sulla testa. Quando finirono di insultarlo, gli tolsero la veste rossa e lo rivestirono con i suoi abiti. Poi lo portarono via per crocifiggerlo. DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO “Gesù il tuo Volto ineffabile è l’astro che guida i miei passi. Lo sai bene, il tuo Volto adorabile è per me quaggiù un paradiso! L’amore scopre gli incanti del tuo Viso abbellito di pianti. Sorrido tra le mie lacrime quando contemplo i tuoi dolori. Oh! voglio per consolarti vivere ignorata su questa terra!… La tua bellezza, che sai nascondere, mi svela tutto il suo mistero e verso Te vorrei volare!..”. (Poesia 20 in prosa). “Ricordati Gesù, Verbo di Vita, che tu m’amasti fino a morire per me, anch’io voglio amarti alla follia, anch’io voglio vivere e morire per Te. Lo sai, mio Dio, tutto ciò ch’io desidero è di farti amare ed essere un giorno martire. Io voglio morire d’amore, Signore, del mio desiderio! Ricordati…” (Poesia 24 in prosa). Celina Il mattino della nostra vita è passato noi abbiamo goduto delle brezze profumate dell’aurora. Allora tutto ci sorrideva: Gesù ci faceva sentire la sua dolce presenza, ma quando il Sole ha preso forza il Benamato ci ha condotte nel suo giardino, ci ha fatto raccogliere la mirra della prova, separandoci da tutto e da Lui stesso”. “Il tuo Volto è la mia sola Patria, è il mio Regno d’amore. Il mio ridente pascolo, il mio dolce sole di ogni giorno. È il Giglio della Valle, il cui misterioso profumo consola la mia anima esiliata e gli fa gustare la pace del Cielo”. (Poesia 20 in prosa). “Il tuo Volto è la mia sola ricchezza! Non chiedo nient’altro di più. In esso mi nascondo senza sosta. Io ti rassomiglierò Gesù… In me lascia l’impronta Divina delle tue fattezze colme di dolcezza. Ben presto, diventerò santa e a Te attirerò i cuori. Perché possa raccogliere una bella messe dorata con le tue fiamme infiammami” (poesia 20 in prosa). “Adesso non abbiamo più nulla da sperare sulla terra, più nulla oltre la sofferenza e ancora la sofferenza. Quando avremo finito, la sofferenza sarà ancora là a tenderci le braccia. Oh che sorte degna d’invidia! I Cherubini in Cielo invidiano la nostra fortuna” (Lettera 83). “Fino ai quattordici anni, ho praticato la virtù senza sentirne la dolcezza; desideravo la sofferenza senza pensare di farne la mia gioia. È una grazia che mi è stata concessa più tardi. La mia anima rassomiglia a un bell’albero i cui fiori cadono in fretta appena si sono dischiusi”. QUARTO MISTERO GESU’ SALE IL CALVARIO Presero Gesù e lo portarono via. Lungo la strada, fermarono un certo Simone, originario di Cirene, che tornava dai campi. Gli caricarono sulle spalle la croce e lo costrinsero a portarla dietro a Gesù. Erano in molti a seguire Gesù: una gran folla di popolo e un gruppo di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Gesù si voltò verso di loro e disse: “Donne di Gerusalemme, non piangete per me. Piangete piuttosto per voi e per i vostri figli. Ecco verranno giorni nei quali si dirà: ‘Beate le donne che non possono avere bambini, quelle che non hanno mai avuto figli e quelle che non ne hanno mai allattato’. Allora la gente comincerà a dire ai monti: ‘Franate su di noi’ e alle colline: ‘Nascondeteci’. Perché se si tratta così il legno verde, che ne sarà di quello secco?”. DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO “Vivere d’Amore, non è fissare sulla terra la tenda in cima al monte Tabor, ma con Gesù, è salire al Calvario, è considerare la Croce come un tesoro!… In Cielo mi sarà dato di gioire per sempre, là, la prova non ci sarà più. Ma nell’esilio, io voglio nella sofferenza, Vivere d’Amore” (Poesie 17 in prosa). “Vivere d’Amore, è dare senza misura, senza reclamare qua in terra il salario. Ah! Senza contare dono essendo ben sicura, che quando si ama non si calcola più!… Al Cuore Divino, debordante di tenerezza, ho dato tutto… leggera io corro, non possiedo che questa sola mia ricchezza: Vivere d’Amore” (Poesia 17 in prosa). “Vivere d’Amore, è asciugare il tuo Volto ed ottenere il perdono ai peccatori. O Dio d’Amore che ritornino nella tua grazia! E che per sempre benedicano il tuo Nome. Fin nel mio cuore risuona la bestemmia, per cancellarla voglio cantare per sempre: il tuo Sacro Nome adoro e amo. Vivo d’Amore!… ” (Poesia 17 in prosa). “Perché spaventarti di non poter portare questa croce senza la debolezza? Gesù sulla via del Calvario è caduto ben tre volte, e tu – Celina – povera piccola, tu non vorresti essere simile al tuo Sposo, tu non vorresti cadere cento volte, se è necessario, per dargli prova del tuo amore, risollevandoti con maggior forza di prima della tua caduta!… Celina… Gesù deve amarti con un amore particolare per provarti così. Sappi che ne sono quasi gelosa! A quelli che amano di più egli ne dona di più a quelli che amano di meno egli ne dona meno!” (Lettera 81). “Ricordati’ che il tuo Molto divino tra i tuoi fu sempre sconosciuto, a me hai lasciato la dolce tua immagine e tu lo sai io ben ti ho riconosciuto… Sì ti riconosco, tutto velato di lacrime, Molto dell’Eterno, e ne scopro il fascino Gesù. Di tutti i cuori che il tuo pianto accolgono! Ricordati” (Poesia 24 in prosa). “Esiliandoti, per amore, sulla terra Divino Gesù tu t’immolasti per me! Mio Benamato, prendi la mia vita tutta intera voglio soffrire, voglio morire per te… Signore, tu ce l’hai detto tu stesso… Non si può far nulla di più che di morire per quelli che si ama. E l’Amore mio supremo sei Tu Gesù!… Si fa tardi il giorno ormai declina: vieni a guidarmi, Signore, sul mio cammino. Con la tua Croce, salgo la collina… Resta con me, Celeste Pellegrino… La voce tua echeggia nella mia anima: voglio rassomigliarti Signore. La sofferenza, io la reclamo, la tua parola di fiamma brucia il mio cuore!” (Poesia 31 in prosa). QUINTO MISTERO LA CROCIFISSIONE Quando furono arrivati sul posto detto “luogo del cranio”, prima crocifissero Gesù e poi i due malfattori: uno a destra e l’altro a sinistra di Gesù. Gesù diceva: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. I soldati intanto si divisero le vesti di Gesù, tirandole a sorte. La gente stava a guardare. I capi del popolo invece si facevano beffe di Gesù gli dicevano: “Ha salvato tanti altri, ora salvi se stesso, se egli è veramente il messia scelto da Dio”. Anche i soldati lo schernivano: si avvicinavano a Gesù, gli davano a bere aceto e gli dicevano: “Se tu sei davvero il re dei Giudei salva te stesso!”. Sopra il capo di Gesù avevano messo un cartello con queste parole: “Quest’uomo è il re dei Giudei”. I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo diceva: “Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi!”. L’altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: “Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male. Poi aggiunse: “Gesù ricordati di me quando sarai nel tuo regno”. Gesù gli rispose: “Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso”. Verso mezzogiorno si fece buio per tutta la regione fino alle tre del pomeriggio. Il sole si oscurò e il grande velo del tempio si squarciò a metà. Allora Gesù gridò a gran voce: “Padre, nelle tue mani affido la mia vita”. Dopo queste parole morì. DAGLI SCRITTI DI SANTA TERESINA DI GESU’ BAMBINO “… Una domenica guardando un’immagine di Nostro Signore in Croce, venni colpita dal sangue che colava da una delle sue mani divine. Provai una pena grande e molto viva pensando che questo sangue cadeva a terra senza che nessuno si avvicinasse per raccoglierlo. Decisi di tenermi in spirito ai piedi della croce per ricevere la Divina rugiada che ne colava, comprendendo che avrei voluto in seguito spargerla sulle anime… Il grido di Gesù sulla Croce risuonava così continuamente nel mio cuore: Ho sete!. Queste parole accendevano in me un ardore sconosciuto… Volevo dare da bere al mio Amato e sentivo me stessa divorata dalla sete delle anime… Non erano ancora le anime dei sacerdoti che mi attiravano, ma quelle dei grandi peccatori, bruciavo dal desiderio di strapparli alle fiamme eterne… ” (Manoscritto A 45 V° ). “Il grande Dio che il Cielo adora vive in me, notte e giorno, prigioniero. La tua dolce voce ad ogni ora m’implora e mi ripete. Ho sete! Ho sete d’Amore! Sono anch’io tua prigioniera e voglio ripetere a mia volta la tenera e divina tua preghiera: mio Benamato, mio Fratello io ho sete d’Amore!… Io ho sete d’Amore, colma la mia speranza aumenta in me, Signore, il tuo divino Fuoco io ho sete d’Amore, ben grande è la mia sofferenza. Ah! vorrei volare da te, mio Dio!… L’Amore tuo è il solo mio martirio. Più io lo sento bruciare in me e più l’anima mia ti desidera… Gesù fa ch’io spiri d’Amore per Te!!!… ” (Poesia 3, in prosa). “Sulla Croce dal tuo Cuore sfuggì un grido Ah! nel mio cuore, Gesù è impresso e della tua sete condivido l’ardore e più mi sento bruciata delle tue divine fiamme più sono assetata di donarti delle anime. La sete d’amore di cui io brucio, notte e giorno, Ricordati” (Poesia 24 in prosa). “Un tempo quando ero ancora nel mondo, svegliandomi al mattino pensavo a quello che mi sarebbe capitato di bello o di brutto durante la giornata: se non prevedevo che delle noie, mi alzavo triste. Ora, è tutto il contrario, pensando alle pene, alle sofferenze che mi attendono, mi alzo tanto più contenta e piena di coraggio prevedendo più occasioni per testimoniare il mio amore a Gesù e di guadagnare da vivere per i miei figli, poiché sono madre delle anime. Poi, bacio il mio crocifisso, lo poso delicatamente sul cuscino per tutto il tempo che mi vesto e gli dico: Gesù voi avete già lavorato abbastanza e abbastanza pianto durante i trentatré anni di vita su questa povera terra! Oggi riposatevi… È il mio turno di combattere e di soffrire”. SALVE REGINA… LITANIE a Gesù e a Maria secondo la spiritualità di s. Teresa di Gesù bambino Signore, pietà……………………………………. Signore, pietà Cristo, pietà…………………………………………. Cristo, pietà Signore, pietà……………………………………. Signore, pietà Cristo, ascoltaci…………………………….. Cristo, ascoltaci Cristo, esaudiscici…………………….. Cristo, esaudiscici Padre Celeste, che sei Dio…………… abbi pietà di noi Figlio, redentore del mondo……….. abbi pietà di noi Spirito Santo, che sei Dio…………….. abbi pietà di noi Santa Trinità, unico Dio………………. abbi pietà di noi Gesù, Volto dell’amore infinito……………. pietà di noi Gesù, Volto dell’amore nascosto e annientato……… Gesù, Volto dell’Amore che si rivela……. pietà di noi Gesù, Volto dell’amore che chiede amore… pietà … Gesù, mia sola patria……………………………. pietà di noi Gesù, mio reame d’amore……………………. pietà di noi Gesù, mio prato ridente……………………….. pietà di noi Gesù, mio dolce sole quotidiano………… pietà di noi Gesù, mio riposo…………………………………… pietà di noi Gesù, mia dolcezza……………………………….. pietà di noi Gesù, mia lira melodiosa……………………… pietà di noi Gesù, mio dolce Salvatore…………………… pietà di noi Gesù, mia sola ricchezza……………………… pietà di noi Gesù, mio solo Amore………………………….. pietà di noi Gesù, il cui profumo respira nel Vangelo…… pietà… Gesù, incantato dall’amore audace della Maddalena pietà di noi Gesù, primo e solo amico…………………….. pietà di noi Gesù, fratello prediletto………………………. pietà di noi Gesù, maestro per istruire le anime…… pietà di noi Gesù, mio Diletto………………………………….. pietà di noi Gesù, Amato bene………………………………… pietà di noi Gesù, Amore misericordioso………………. pietà di noi Gesù, Amore da far amare…………………… pietà di noi Gesù, dolce Sposo divino…………………….. pietà di noi Gesù, mio Signore e Re………………………… pietà di noi Gesù, mia sola pace e felicità………………. pietà di noi Santa Maria……………………………………….. prega per noi Santa Madre di Dio…………………………… prega per noi Amata da Dio più del Paradiso………… prega per noi Madre Celeste……………………………………. prega per noi Madre diletta…………………………………….. prega per noi Madre e Regina…………………………………. prega per noi Nostra Signora delle Vittorie…………… prega per noi Tu, specchio del Vangelo…………………. prega per noi Tu, pienezza di gioia…………………………. prega per noi Tu che fai trasalire il cuore………………. prega per noi Tu, latte verginale…………………………….. prega per noi Tu che sei vissuta di fede…………………. prega per noi Tu, più tenera delle Madri……………….. prega per noi Tu che sorpassi lo splendore di tutti i beati…………. Tu che accresci lo splendore degli eletti…… prega… Tu, maestra delle virtù nascoste…….. prega per noi Tu, maestra di carità ardente………….. prega per noi Tu, perfettamente imitabile…………….. prega per noi Vergine Maria……………………………………. prega per noi Vergine Immacolata…………………………. prega per noi Vergine del sorriso……………………………. prega per noi Esente dalla colpa originale…………….. prega per noi Dolce Stella, che doni Gesù e ci unisci a Lui………….. Regina del Cielo………………………………… prega per noi Regina dei martiri…………………………….. prega per noi Regina degli Angeli…………………………… prega per noi Regina degli Eletti…………………………….. prega per noi Madre e bellezza del Carmelo…………. prega per noi Regina della famiglia………………………… prega per noi Regina della pace…………………………….. prega per noi. Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. perdonaci Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. esaudiscici Signore Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo……….. abbi pietà di noi. Prega per noi, Madre e Decoro del Carmelo…………. affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo Preghiera finale: O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo regno agli umili e ai piccoli, fa’ che seguiamo con serena fiducia la vita tracciata da santa Teresa di Gesù Bambino, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen
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