Messaggio del 25 novembre 2022 a Medjugorje e commento di don Camillo Lancia

Messaggio del 25 novembre 2022 a Medjugorje e commento

Messaggio del 25 novembre 2022 a Medjugorje e commento di don Camillo Lancia

 

Messaggio del 25 novembre 2022 alla veggente Marjia.

Cari figli! L’ Onnipotente mi ha mandato a voi per insegnarvi a pregare.

La preghiera apre i cuori e dona la speranza; la fede nasce e si rafforza.

Figlioli, io vi invito con amore: ritornate a Dio perché Dio è il vostro amore e la vostra speranza. Se non vi decidete per Dio non avete futuro e perciò sono con voi per guidarvi affinché vi decidiate per la conversione e per la vita e non per la morte.

Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 

Commento al messaggio di don Camillo Lancia 

Il messaggio si presenta come una chiave di lettura di tutto l’intervento di Maria verso l’umanità a partire dalle apparizioni piu’ recenti che possiamo far partire dalla apparizioni di Rue du Bach, ma in modo piu’ restrittivo da Fatima in poi.

In linea generale il problema é la grande scristianizzazione in atto in tutto questo intercorso di tempo.

Fenomeno che parte ancor prima, grosso modo, da Cartesio e passa attraverso l’illuminismo, la rivoluzione francese, tutto il liberalismo dell’ottocento fino all’istaurarsi nel mondo dei vari socialismi come nazismo, comunismo, massonerie varie.

E’ chiaro che dietro questi nomi ci sono altrettante regie che, un po’ come al teatrino di pupi siciliani, tirano i fili per far agitare le marionette.

Però, volendo leggere la cosa un po’ piu’ in profondità vediamo che il regista principale é uno solo che é ben definito da Gesù nel vangelo di Giovanni al cap.8. v.39-44

 

“Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo.

40 Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto.

41 Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!»>.

42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato, 43 Per quale motivo non comprendete il mio linguaggio?

Perché non potete dare ascolto alla mia parola.

44 Voi avete per padre il diavolo e volete compiere i desideri del padre vostro.

Egli era omicida fin da principio e non stava saldo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, dice ciò che è suo, perché è menzognero e padre della menzogna”.

 

E sempre Giovanni, nella sua prima lettera, cap.3, v.15, aggiunge:

“Chi odia il proprio fratello e’ omicida”.

 

Ora proviamo a riflettere quanto odio e quanto sangue fraterno e’ stato versato e continua a versarsi nel mondo; e’ questo sangue che ci dice chi e’ il regista di tutta questa insanguinata storia e a chi appartengono o si ispirano i sicari di tante stragi.

Da aggiungere che a tanta malvagità si aggiunge la beffà di far passare come ineluttabilità del progresso, che non ha nulla a che vedere con l’omicidio sistematico e portato a sistema, come l’emarginazione o la segregazione razziale e consimili, questa congerie di “ingegno satanico” di cui il mondo e’ vittima e tanti ne sono presi dentro come attori e collaboratori.

L’ateismo e’ stato il mezzo ideologico per poter realizzare tutto questo. Esso ha portato alla distruzione della comunione tra gli uomini, al considerare il vicino non piu’ come fratello,

ma come un rivale, un concorrente; e’ questa ne e’ la conseguenza logica, quando si e’ rifiutato un

Padre, quando non si e’ stati capaci di accogliere un Padre, non si possono trovare dei fratelli.

Rifiutare “l’ideologia ” del Padre é anche, conseguentemente ritrovarsi estranei l’uno all’altro, anche se questo lo si fa in modo beneducato, con stile, con signorilità.

Resta sempre facile per chi ha in mano il manico del coltello, prendersi gioco di chi e’ povero, di chi e’ buono, di chi e’ fiducioso nel prossimo e della bontà del prossimo.

E’ questo il primo vero tradimento di queste persone che erano state mandate o si erano preposte come fautori di una vera giustizia.

Ma per essi c’e’ l’inferno, dice Gesù, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Io posso anche non essere condiviso o preso anche in giro per quanto affermo; ma costoro che provino a dimostrare prima a se stessi e poi a tutti se possono evadere questo giudizio di Cristo!

Con queste premesse che sono tutte incluse nel messaggio, proviamo ad entrare nel contenuto di esso.

 

 

Il messaggio inizia con questa costatazione:

“l’Onnipotente mi ha mandato a voi per insegnarvi a pregare. La preghiera apre i cuori e dona la speranza e la fede nasce e si rafforza. Io, figli, vi invito amorevolmente a tornare a Dio, Perché Dio é il vostro amore e la vostra speranza”.

 

“L’Onnipotente mi ha mandato a Voi”:

La Madonna viene per incarico preciso, ha una missione da compiere verso l’umanità; é Dio ha mandato non una persona qualsiasi, ma Colei che Gesù, sulla croce, ha dato Madre per tutti gli uomini;

questa missione di Maria e’ ancora una espressione di delicatezza di Dio, ma anche un tentativo che la Madonna, dicendo in precedenza che queste sono le ultime sue apparizioni per l’umanità, par di capire che siamo arrivati ad un punto di non ritorno.

 

“Per insegnarvi a pregare”:

Certo, quanta gente non sa cosa significa e significhi per l’uomo pregare?

Pregare é dare amore a Dio da cui tutto ci e’ venuto, ed esprimere capacità di gratitudine, come il lebbroso guarito del vangelo; ma nel modo se dieci sono lebbrosi, uno solo fu veramente guarito anche nell’anima, il samaritano che seppe dire grazie.

Cosi e’ il mondo a cui la Madonna si rivolge oggi, pieno di pretese e tronfio, ma anche vuoto di amore e di misericordia e perciò incapace di gratitudine, tantomeno verso Dio.

Un mondo pieno di supponenza ma anche illividito dall’odio e dai tanti vizi che distruggono ogni senso di umanità. Un giorno, non so chi, mi disse:

“Dio ha creato l’uomo e si e’ fatto un giudice”

…quanto aveva ragione. Ecco cosa ha raccolto Dio da una parte, e forse oggi da una gran parte dell’umanità se si e’ resa necessario che la stessa Madre di Dio tornasse ripetutamente tra noi, addirittura per insegnarci a pregare, proprio come i bambini dell’asilo.

Ma oggi anche nell’asilo si insegna che sesso scegliere.

 

“La preghiera apre i cuori e dona la speranza e la fede nasce e si rafforza”:

questa frase, essendo l’oggetto di intere catechesi che sto svolgendo il mercoledi su facebook, sulla pagina IL SORRISO DI MARIA, rimando li.

 

“lo, figli, vi invito amorevolmente a tornare a Dio, perché Dio e’ il vostro amore e la vostra speranza”.

Maria, la Madre di Gesù, colei che ha creduto, ci ricorda che:

– La fede non porta sottrazioni, ma addizione d’umano. Il nostro cuore e’ accanto a casa di Uno il cui Nome e’ gioia, libertà e pienezza.

Piu’ Vangelo entra nella mia vita, piu’ io sono vivo. Piu’ Dio equivale a piu’ io. Quel Dio cui sta a cuore la festa dei suoi figli e trasforma l’acqua non semplicemente in vino, ma nel migliore, nel piu’ inatteso ed abbondante dei vini.

Credere é acquisire bellezza del vivere, credere che é bello vivere, lavorare, pensare, creare, avere

amici, dare vita, essere coniugato, prete, suora. Perché?

Perché tutto ha un senso, questo senso é positivo, questo senso buono inizia qui e sfocia nell’eterno. Credere é una festa: il rischio di essere felici.”

 

“Non avete futuro se non vi decidete per Dio e per questo sono con voi per guidarvi a decidervi per la conversione e per la vita e non la morte”.

Limpida e’ chiara ma anche definitiva questa affermazione di colei che schiaccia con la sua prole la

testa di Satana. Satana non ha futuro, il suo futuro é l’eterno passato. Satana cade nella superbia (che

sarebbe anche perdonabile, se potesse chiederlo), ma si danna nell’invidia che lo rode. Ora Satana odia

tutto ciò che gli ricorda Dio e l’uomo in modo particolare, ed è per questo ne trama la dannazione

inducendoli alla ribellione a Dio e a ripetere il suo peccato. Egli vive di questo odio contro Dio e la

creazione tutta; di questo odio di cui si nutre, ne ha fatto il fine della sua esistenza. Essendo superiore alla natura umana, molto piu’ su di essa, si avvale di questa superiorità per aizzare l’uomo al ma-

le. Ecco, perché oggi, come duemila anni orsono e piu’, tu vedi nell’uomo gli stessi istinti bestiali

della sua natura ferita, le stesse manifestazioni di odio nei riguardi di Cristo, dei cristiani e, come ul-

tima riva, di Dio. Ecco a cosa sono destinati ad essere per l’eternità coloro che rifiutano l’amore e la

speranza che Dio dona a chi si converte. Nell’eternità non c’e’ piu’ il tempo, essa é un “giorno” in

cui tutto diventa irreversibile; é il giorno dopo il quale non c’e’ alcun altro giorno, ne’alcuna nuova opportunità.

E’ il giorno in cui non si può incontrare nessun altro, all’infuori di quelli che si sono incontrati fino ad allora. Ormai tutto è fisso, irrimediabilmente inciso nel granito della storia passata.

E non ci sono possibili ritocchi. E’ il giorno in cui il solo avvenire e’ di essere soltanto quello che si e’ stati il giorno a partire dal quale non si può essere che al passato.

Non c’e’ altro avvenire che l’ieri;  si e’ condannati ad essere per sempre quello che si e’ voluti essere ieri.

Questa e’ la morte.

Riflettendoci bene ti accordi che molte creature già ora non sono che dei morti viventi, titanizzati in un personaggio solitario che non vogliono abbandonare, pietrificati in un comportamento definitivo. Solo i morti non cambiano e restano quali li trova l’eternità.

Così dunque la morte, l’immobilità serena quanto temibile del passato sorprende il mendicante e il ricco, il buono e il cattivo.

Prima di arrivare a quel destino che a torto chiamiamo “destino futuro”,

perché e’ piuttosto l’eterno destino passato, la voce materna di Maria ti dice:

 

“per questo sono con voi per guidarvi a decidervi per la conversione e per la vita e non la morte”.

 

Eleviamo la preghiera alla nostra Madre celeste dicendo:

“O Madre, siamo qui, e vogliamo amarti e seguirti. Insegnaci, parla al nostro cuore, portaci a Colui

che Tu tanto hai amato. O Madre Maria, Mamma nostra, guidaci, portaci, sostienici, confortaci,

abbiamo bisogno di Te. E Tu, Vergine Madre, parla di noi al Signore, porta a Lui i frutti dei nostri

sacrifici, porta a lui gli slanci del nostro cuore, che vuole amarLo, anche se spesso non sa o cede

alla tentazione, al male, all’avvilimento, alla codardia.

Grazie perché sempre Ti ricordi, rispondi e visiti tutti gli uomini, figli tuoi”.

 

Don Camillo Lancia

 

 

 

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