In una intervista alla Famiglia Cristiana ha parlato di recente l’esperto mariologo membro della Commissione d’inchiesta nominata dal Vaticano sul caso Medjugorje: in attesa del nuovo messaggio in uscita anche questa sera, il responsabile Padre Salvatore Perrella (nato a Napoli, Sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, già presidente della Pontifica Facoltà teologica Marianum) ha ricordato che lo stato delle inchieste è sempre in continuo sviluppo, ma che la Chiesa ancora non è “matura per un giudizio laddove vi siano ancora i fenomeni in corso d’opera”. «Nel 2010 Benedetto XVI costituì una commissione vaticana, della quale ho fatto parte come mariologo, che ha lavorato fino al 2014, presieduta dal cardinal Ruini, che è stato un bravo presidente. Abbiamo seguito e applicato le norme del 1978: interrogato i veggenti, le persone a conoscenza dei fatti, studiato gli atti, trovate le altre testimonianze». Secondo Perrella, il lavoro è molto accurato e la Chiesa è molto seria in queste cose. «La commissione non decide, studia e propone. Il cardinale Ruini ha dato tutto la documentazione al prefetto della Congregazione per la dottrina della fede e a papa Francesco. Il quale ha poi detto, rispondendo a una domanda dei giornalisti, che secondo la commissione sono credibili le prime apparizioni. Non è stato constatato che i veggenti siano malati di mente o moralmente tarati (per dolo, per fare soldi ecc.). Il Papa ha poi inviato l’arcivescovo Henryk Hoser per presentare soluzioni in vista di una pastorale del luogo», conclude il responsabile mariano della Commissione su Medjugorje.
IN ATTESA DEL NUOVO MESSAGGIO A MARJA
L’attesa per un messaggio, l’importanza delle parole e la centralità della fede incarnata nella vita e nella presenza dei testimoni di Cristo: la Madonna di Medjugorje in ogni messaggio diffuso tramite i “propri” veggenti e “figli” tiene a ricordare ai fedeli l’importanza della conversione del cuore, non della “teoria” o della “testa”. Il cristianesimo è persona, è incontro, è esperienza e la conversione del cuore richiesta dalla Madre di Dio volge ogni volta ad un tipo di “fenomeno” del genere, non una maggiore religiosità pia, ma una maggiore religiosità cosciente e intelligente nel cogliere i segni del reale. Oggi è atteso il nuovo messaggio a Marja Pavlovic, le “consuete” parole attese ogni 25 del mese: rispetto agli altri messaggi dei veggenti, quello a Marja ha la particolarità di un orario sempre fisso e tenendo conto della tempistica di traduzione al Santuario di Medjugorje nelle varie lingue, di norma entro le ore 20 in Italia potremo essere in grado di riportarvi le ultime parole della Madonna direttamente da Medjugorje. Intanto, a pochi giorni dalla Pentecoste, il messaggio scelto dal portale del Santuario bosniaco per la consueta preghiera del giorno volge tutto sulla centralità della presenza di Gesù anche ai tempi nostro, consentita dallo Spirito Santo. Ecco qui il passaggio tratto dal messaggio del 25 maggio 2001: «Benedite e cercate la sapienza dello Spirito Santo affinchè vi guidi in questo tempo per poter comprendere e vivere nella grazia di questo tempo. Convertitevi, figlioli, e inginocchiatevi nel silenzio del vostro cuore. Mettete Dio al centro del vostro essere cosicchè possiate testimoniare nella gioia le bellezze che Dio vi dona continuamente nella vostra vita».
IL MESSAGGIO DEL 25 APRILE
Sempre in attesa del nuovo messaggio della Madonna alla veggente Marja, accostiamoci alle nuove parole e alle nuove richieste di conversione con il riferimento all’ultimo messaggio prodotto un mese fa in occasione del 25 aprile 2018. Un messaggio di maternità, di amore e di “memoria” per la presenza centrale di Cristo nella vita dei fedeli cattolici. «Anche oggi vi invito a vivere con Gesù la vostra nuova vita», spiegava la Madre di Dio sottolineando come la forza del Risorto Gesù possa essere da continuo stimolo e paragone per le prove difficili della vita di tutti noi. La salvezza viene da quel volto in Croce, la Madonna lo ricorda sempre e invita a guardare a Lui per poter affrontare tutto: “nulla è impossibile a Dio” è la cifra della fede cristiana, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Nel breve messaggio di un mese fa si concludeva con l’invito alla testimonianza di quello stesso Volto che ci ha salvati: tutto molto semplice anche se estremamente spiazzante visto che ci è proposto ogni giorno di affermare un Altro che agisce in noi e non il nostro Ego isolato. Ecco dunque quel testo tanto intenso quanto breve, in attesa di quello nuovo:
«Cari figli! Anche oggi vi invito a vivere con Gesù la vostra nuova vita.
Che il Risorto vi doni la forza affinché siate sempre forti nelle prove della vita e fedeli e perseveranti nella preghiera, perché Gesù vi ha salvati con le Sue ferite e con la Sua resurrezione vi ha dato una vita nuova.
Pregate, figlioli e non perdete la speranza. Nei vostri cuori ci siano gioia e pace, testimoniate la gioia di essere miei. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno.
Grazie per aver risposto alla mia chiamata.