LA COMUNITÀ CENACOLO: MEDJUGORJE
Il 16 luglio 1983, memoria della Madonna del Carmine, in una casa diroccata e abbandonata messa a disposizione dal Comune sulla collina di Saluzzo (CN),
tra rovi e macerie, suor Elvira Petrozzi dà inizio alla Comunità Cenacolo:
un luogo di accoglienza che negli anni diventerà di speranza e di rinascita per tanti giovani persi nel mondo delle tenebre, dell’emarginazione, della droga, della solitudine.
Madre Elvira inizia pensando di aprire una casa, ma i progetti di Dio si rivelano più ampi:
La comunità
i giovani giungono da ogni parte chiedendo di essere accolti per poter ritrovare il senso della vita, e così le case
della Comunità Cenacolo si moltiplicano prima in Italia, quindi in Europa e poi in altre terre: attualmente le fraternità sono 61,
presenti in 18 paesi del mondo.
(Parrocchia di San Giacomo a Medjugorje)
Madre Elvira ripete spesso che siamo noi i primi testimoni di un miracolo di Dio mai pensato né programmato a tavolino,
che ci supera e ci sorprende, di cui per grazia siamo partecipi.
Nelle fraternità dell’Europa sono accolte migliaia di persone, tra le quali molti giovani,
spesso con alle spalle un profondo disagio esistenziale ma con nel cuore il desiderio di ritrovare il vero senso della vita.
In America Latina la Comunità gestisce varie missioni per l’accoglienza dei bambini di strada orfani e abbandonati ed altre in favore dei giovani.
In Africa è stata aperta la nostra prima missione per bambini orfani in Liberia.
Nel corso degli anni si sono uniti a Madre Elvira persone desiderose di collaborare in questo servizio di carità che si dedicano totalmente all’opera:
giovani volontari, laici missionari, famiglie, fratelli (tra i quali alcuni sacerdoti) e sorelle consacrate, che condividono nella totale gratuità la loro vita insieme alle persone accolte,
in un cammino comune di riscoperta della bellezza della vita e della vera libertà.
La vita comunitaria alterna momenti di preghiera e di lavoro (ora et labora), ed è basata sulla riscoperta dei valori dell’amicizia sincera, dell’impegno personale e del sacrificio, in un clima di rapporti umani semplici, onesti e familiari.
La Comunità desidera non solo essere un luogo di recupero e di assistenza sociale, ma una scuola di vita, una famiglia dove la persona accolta possa sentirsi a casa e ritrovare la propria dignità, la pace nel cuore, la gioia di vivere e il desiderio di amare.
La Comunità vive nell’abbandono fiducioso alla Divina Provvidenza che si manifesta attraverso piccoli e grandi gesti di bontà e di generosità di tante persone che credono nella proposta offerta.
I giovani e coloro che chiedono aiuto alla Comunità vengono accolti nella totale gratuità.
Nella Pentecoste del 1998 la Comunità viene riconosciuta prima dall’allora Vescovo di Saluzzo,
Mons. Diego Bona, in Associazione Privata di Fedeli, poi, in modo definitivo dal Vescovo di Saluzzo Mons. Giuseppe Guerrini l’8 dicembre 2005, che ha approvato la Comunità Cenacolo in Associazione Pubblica di Fedeli.
La Comunità è stata riconosciuta anche presso il Pontificio Consiglio per i Laici della Santa Sede nel 2009.
All’interno dell’Associazione Internazionale è nata successivamente un’Associazione Pubblica di Fedeli diocesana orientata alla vita religiosa femminile, denominata Suore Missionarie della Risurrezione.
Ogni anno, in grato ricordo al Signore per la nascita della Comunità,
si svolge presso la Casa Madre sulla collina di Saluzzo (CN) un meeting internazionale denominato Festa della Vita:
quattro giornate che alternano momenti di preghiera, testimonianze, catechesi, condivisione, gioia, canti, danze e musical, alla quale partecipano migliaia di persone.
LA COMUNITÀ CENACOLO: MEDJUGORJE
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