Jelena, tu hai visto il demonio? Cinque volte l’ho visto.

Jelena, tu hai visto il demonio? Cinque volte l’ho visto.

Jelena, tu hai visto il demonio? Cinque volte l’ho visto.

 

Jelena Vasilj
esperienze profetiche con il demònio 

I primi messaggi che Jelena ricevette sul maligno gettano, dinanzi a recenti verifiche, una luce nuova e importantissima sul carisma di questa giovane veggente, che pur non facendo parte del gruppo dei sei ragazzi di Medjugorje che hanno le apparizioni tridimensionali, rivela di essere profondamente radicata nella missione salvifica affidata dalla Madonna, ad un manipolo di giovani, a Medjugorje per il mondo intero.
Ecco i primi due messaggi che riguardano l’azione di Satana contro la Chiesa nella loro dimensione profetica, suffragati da inconfutabili prove! Prega, prega, prega! Non scoraggiarti, (è rivolto al Santo Padre) ma sii sereno, perché Dio ti offra la grazia di sconfiggere il Satana.
Questo messaggio e quello seguente, alla luce delle sorprendenti notizie uscite sulla stampa nazionale e internazionale nel luglio 1993, acquisisce il sapore dell’alta credibilità. Infatti, in quell’anno il Papa (Giovanni Paolo II) liberò in Vaticano una giovane indemoniata.
Ecco cosa lasciò scritto nel suo diario l’arcivescovo Jacques Martin: 4 aprile 1982: “Qualche giorno fa – il 27 marzo – il vescovo di Spoleto monsignore Alberti, era in udienza con il Papa e un’indemoniata, la signora Francesca Fabrizi che si rotolava per terra urlando – noi da fuori sentivamo le grida -. Il Papa ha pregato pronunciando invano degli esorcismi. Ma quando si è rivolto alla donna dicendole: “Domani dirò una Messa per te” la donna si è ripresa, è diventata normale e si è scusata con il Papa.
Sua Santità è rimasto molto impressionato e ha commentato: “È la prima volta che vedo un caso simile, una vera scena biblica!”. Un altro testimone, che confermò l’accaduto, fu padre Baldino, parroco della chiesa di Santa Assunta di Cesi.
L’indemoniata all’epoca aveva 22 anni: “Era un caso disperato – ricorda il religioso – e difficilissimo. Quando subì l’esorcismo del Pontefice si placò. Oggi Francesca è felice. Si è sposata, non vive più a Cesi. Ha due bellissimi bambini”.
Intervistato sull’argomento, padre Amorth ha riferito (Corsera del 20/7/1993) quanto segue: “Sapevo degli esorcismi del Papa dell’84 e ho saputo di altri esorcismi fatti dal Papa in seguito. Anche ultimamente”.
Nel corso di un’intervista S.E. mons. Frane Franic, Arcivescovo emerito di Spalato, ebbe a dire: Gesù dice: “Andate! Predicate il Vangelo.
I segni saranno dati a colui che crederà: il dono di guarire, di esorcizzare” (cf. Mt 16). Dio (riferendosi al Santo Padre) gli ha concesso di sconfiggere Satana” Il 13 maggio la Madonna ai veggenti aveva detto: I suoi nemici (riferendosi all’attentato di piazza San Pietro dell’anno precedente e di quello di Fatima nello stesso giorno!) – 
Volevano ucciderlo, ma io l’ho protetto.
Le persone che decidono di appartenere totalmente a Dio, sono tentate dal demonio: voi sentite una voce dirvi che le preghiere sono troppe, che sono troppi i digiuni, che voi potete essere normali come tutti gli altri.
Vi dico subito di non seguire questa voce, ma di seguire la mia voce. Dopo, quando sarete forti nella fede, Satana non potrà farvi più nulla. 
Vi svelo un segreto spirituale: se volete essere più forti del male, fatevi una coscienza attiva, cioè pregate abbastanza di mattina, leggete un brano del Vangelo e piantate la Parola divina nei vostri cuori; poi fatela rivivere durante la giornata, in modo particolare nelle prove. Così sarete sempre più forti. 
Il lavoro di Satana 
Il 23 luglio 1984 la piccola Jelena Vasilj subì una peculiare prova interiore. Quella sera, verso le 20 e 30, era presente anche lo psicologo-psichiatra della Commissione.
Mentre Jelena iniziava a recitare il Pater, si sentì bloccata interiormente. Non si mosse più. Non parlò più. Lo psichiatra la chiamò ma non rispose.
Dopo circa un minuto sembrò riprendersi e recitò il Pater. Poi fece un grande sospiro, si sedette e spiegò: «Durante il Pater (che stavo recitando) ho sentito una brutta voce che mi diceva: “Smettila di pregare.
Mi sono sentita svuotata. Non riuscivo nemmeno più a ricordare le parole del Pater, e un grido è salito dal mio cuore: “Madre mia, aiutatemi!”. Allora ho potuto andare avanti».
Qualche giorno dopo, la sera del 2 agosto (il primo dei tre giorni di digiuno in preparazione alla festa di compleanno della Vergine), Maria le disse, interiormente: “Sono contenta della tua partecipazione alla Messa. Continua come stasera.
Grazie per aver resistito alla tentazione di Satana”. Durante un’intervista a Jelena (anno 1985) la ragazza ha riferito: Satana ci tenta anche in gruppo; lui non dorme mai. È difficile liberarsi da Satana se non si prega, se non si fa quel che Gesù chiede: pregare mattino, mezzogiorno, sentire la Messa col cuore la sera.
Jelena, tu hai visto il demonio? Cinque volte l’ho visto.
Quando vedo il demonio non ho paura, ma è una cosa che mi fa male: si vede proprio che non è amico. 
Una volta, guardando una statua della Maria Bambina, ha detto che non voleva che noi la benedicessimo (il giorno dopo era il 5 agosto, compleanno della Vergine); è molto furbo, a volte piange.
Verso la metà di giugno 1985 Jelena Vasilj ebbe una visione peculiare: vide una perla splendida che dopo si divise in alcune parti e ogni parte splendeva un po’ di meno e dopo si spegneva.
La Madonna diede questa spiegazione della visione: Jelena, ogni cuore dell’uomo che appartiene totalmente al Signore è come la perla splendida; splende anche nelle tenebre.
Ma quando si divide un po’ a Satana, un po’ al peccato, un po’ a tutto, si spegne e non vale più niente. La Madonna vuole che apparteniamo totalmente al Signore. Citiamo adesso un’altra esperienza di Jelena che aiuta a comprendere la presenza attiva di Satana nel mondo ed in particolare a Medjugorje:
Jelena raccontò – il 5 settembre 1985 – di aver visto in una visione Satana offrire al Signore tutto il suo regno per poter vincere a Medjugorje, per poter impedire la realizzazione dei progetti di Dio. “Guarda – ha risposto Jelena a p. Slavko Barbaric – ho capito così: molti hanno ricevuto una nuova speranza a Medjugorje. Se Satana riesce ad annientare questo progetto tutti perdono la speranza, o molti perdono la speranza. 
Si tratta di una visione biblica, anche nel libro di Giobbe troviamo riferimenti simili: in quel caso Satana davanti al trono di Dio chiede: dammi il tuo servo Giobbe ed io ti mostrerò che non ti sarà fedele.
Il Signore permette che Giobbe sia provato (cf. Libro di Giobbe, cap. 1-2 ed inoltre si veda Apocalisse 13,5 [anche Daniele 7,12], dove si parla di 42 mesi di tempo concessi alla bestia salita dal mare).
Satana lotta contro la pace, contro l’amore, contro la riconciliazione con tutti i mezzi possibili. Satana è ormai scatenato, furioso, perché la Madonna, tramite Medjugorje in modo speciale, lo ha scoperto, lo ha indicato al mondo intero! Jelena Vasilj ebbe il 4/8/1985 un’altra significativa visione (mentre i veggenti si preparavano per la giornata del 5 agosto, festa di compleanno della Vergine, secondo quanto Ella stessa ha comunicato a Jelena): Satana è apparso a Jelena piangendo e dicendo: “Di’ a Lei – ossia alla Madonna, perché il demonio non pronuncia il nome di Maria e neppure il nome di Gesù – che non benedica il mondo almeno questa sera”.
E Satana continuava a piangere. È apparsa subito la Madonna ed ha benedetto il mondo. Satana si è allontanato subito.
La Madonna disse: “Lo conosco bene, e fuggito, ma verrà di nuovo a tentare.
Nella benedizione della Vergine Maria, data quella sera, c’era la garanzia – come disse Jelena – che il giorno dopo, il 5 agosto, Satana non avrebbe potuto tentare la gente. È nostro compito pregare molto, affinché la benedizione di Dio tramite la Madonna scenda su di noi e allontani Satana. 
Jelena Vasilj, l’11/11/1985, intervistata in merito all’argomento demonio da Medjugorje – Torino, ha fornito alcune risposte interessanti, che riportiamo: 
Riguardo a Satana la Madonna ha fatto capire che è nel momento più scatenato contro la Chiesa. E così? Satana può fare se noi lo lasciamo fare, ma tutte le preghiere lo fanno allontanare e disturbano i suoi progetti. Cosa diresti a quei sacerdoti e credenti che non credono a Satana? 
Satana esiste perché Dio non vorrebbe mai fare il male ai suoi figli, ma è Satana che lo fa. 
Perché oggi c ‘è una particolare aggressione di Satana alla gente? 
Satana è furbissimo. Cerca di far volgere ogni cosa al male. 
Quale consideri il più grande pericolo di oggi per la Chiesa? 
Satana è il più grande pericolo per la Chiesa. 
Durante un’altra intervista, Jelena ha aggiunto sull’argomento: Se preghiamo poco c’è sempre come una paura (cf. Medjugorje – Torino n. 15, p. 4). Perdiamo la nostra fede perché il demonio non è mai in silenzio, è sempre in agguato. Lui cerca sempre di disturbarci.
E se non preghiamo è logico che ci possa disturbare. Quando preghiamo di più lui si arrabbia e vuole maggiormente disturbarci.
Ma noi con la preghiera siamo più forti di lui. L’11 novembre 1985 don Luigi Bianchi ha intervistato Jelena, ricavandone interessanti notizie:
Che dice la Madonna della Chiesa attuale?
Ho avuto una visione della Chiesa di oggi. Satana cerca di disturbare ogni progetto di Dio. Bisogna pregare. Quindi Satana si è scatenato contro la Chiesa…? Satana può fare se noi lo lasciamo fare. Ma le preghiere lo allontanano e sventano i suoi progetti. Che diresti ai sacerdoti che non credono a Satana? Satana esiste davvero. Dio non vuole mai fare il male ai suoi figli, ma Satana lo fa. Egli volge ogni cosa al male. 
Jelena Vasilj ha spiegato che tra il parlare della Madonna ed il modo di parlare di Satana esiste una differenza sostanziale: la Madonna non dice mai “si deve”, e non aspetta nervosamente cosa succederà.
Si offre, invita, lascia liberi. Satana invece, quando propone o cerca qualche cosa, è nervoso, non vuole aspettare, non ha tempo, è impaziente: vuole subito tutto. Fra Giuseppe Minto un giorno domandò a Jelena Vasilj: la fede è un dono? Sì, ma bisogna riceverlo pregando
rispose la fanciulla.
Quando noi preghiamo, credere non è così difficile, ma quando non si prega, tutti facilmente ci perdiamo in questo mondo. Bisogna capire che il demonio ci vuole staccare da Dio.
Bisogna credere ma anche mettere in pratica la nostra fede, perché anche il demonio crede, bisogna con la nostra vita credere. 
Nel corso di un dialogo con Jelena Vasilj è emerso quanto segue: Che cosa fa più paura al diavolo? La Messa. In quel momento è presente Dio. E tu hai paura del diavolo? No! Il diavolo è furbo, ma anche impotente, se siamo con Dio. Allora è lui che ha paura di noi. 
L’1/1/1986 Jelena, ad un gruppo di Modena, ha riferito:
La Madonna ha detto tante cose della televisione: la televisione tante volte la mette vicino all’inferno. Ecco una dichiarazione significativa di Jelena: Il male è tanto, ma al momento della morte Dio concede a tutti, grandi e piccoli, l’attimo per ravvedersi.
Sì, anche ai bambini, perché loro pure fanno del male, sono a volte cattivi, invidiosi, disobbedienti, e per questo bisogna insegnare loro a pregare. 
Ai primi di giugno 1986 erano presenti a Medjugorje alcuni “esperti” di parapsicologia, che si dicevano “chiamati là da un’entità benefica”. Jelena ha detto:
I medium agiscono per influsso negativo. Prima di prenderseli all’inferno, Satana li lascia muovere e vagare ai suoi ordini, poi se li riprende e chiude la porta dell’inferno“. 
Il 22 giugno 1986 la Madonna ha dettato a Jelena una bellissima preghiera, che tra l’altro dice: 
O Dio, il nostro cuore è nel buio profondo; ciononostante è legato al tuo cuore. Il nostro cuore si dibatte tra Te e Satana: non permettere che sia così. E tutte le volte che il cuore è diviso tra il bene e il male, venga illuminato dalla tua luce e si unifichi. Non permettere mai che dentro di noi vi possano essere due amori, che mai possano coesistere due fedi e che mai possano coabitare in noi la bugia e la sincerità, l’amore e l’odio, l’onestà e la disonestà, l’umiltà e la superbia.
Jelena, di passaggio a Medjugorje per le vacanze di Natale 1992,
ci ha aperto il cuore su quello che vive in questo tempo. Ogni giorno sente le sue locuzioni interiori accompagnate da immagini intime e sembra immersa in una contemplazione sempre più profonda, pur essendo studentessa.
La sua ultima scoperta:
“Ho visto che la Vergine nella sua vita terrena non ha mai cessato di pregare il Rosario”. – Come? – le ha chiesto suor Emmanuel – ripeteva l’Ave Maria a se stessa? – E lei: “Certo che non salutava se stessa! Ma Essa meditava continuamente nel suo cuore la vita di Gesù e il suo sguardo interiore non Lo lasciava mai. E noi nei 15 misteri non ripassiamo nel nostro cuore tutta la vita di Gesù (e anche quella di Maria)? Questo è il vero spirito del Rosario, che non è solo recita di Ave Maria”. Grazie, Jelena: con questa confidenza luminosa ci hai fatto comprendere perché il Rosario e un arma così potente contro Satana! In un cuore tutto rivolto a Gesù e pieno delle meraviglie che Egli ha compiuto per lui, Satana non potrà trovare posto. 
Fonte: http://medjugorje.altervista.org/doc/inferno/06-demonio_jelena.php

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