COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 MAGGIO 2022
“CARI FIGLI! VI GUARDO E RINGRAZIO DIO PER CIASCUNO DI VOI, PERCHÉ LUI MI HA PERMESSO DI ESSERE ANCORA CON VOI PER ESORTARVI ALLA SANTITÀ. FIGLIOLI, LA PACE È DISTURBATA E SATANA VUOLE L’INQUIETUDINE. PERCIÒ LA VOSTRA PREGHIERA SIA ANCORA PIÙ FORTE AFFINCHÉ SI CALMI OGNI SPIRITO IMPURO DI DIVISIONE E DI GUERRA. SIATE COSTRUTTORI DI PACE E PORTATORI DEL RISORTO IN VOI ED ATTORNO A VOI AFFINCHÉ IL BENE VINCA IN OGNI UOMO. GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.”
2^ decina: CARI FIGLI! VI GUARDO E RINGRAZIO DIO PER CIASCUNO DI VOI
Che cosa vede Maria in ciascuno di noi, in ciascuno dei suoi figli per ringraziare Dio con tutto il cuore? Il ringraziamento nasce certamente dal grande amore di questa mamma per ciascuno dei suoi figli: ci ricordiamo tutti il suo bellissimo messaggio: “se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia!” (25-6-1983). Allo stesso tempo questo ringraziamento ci ricorda che nelle persone c’è realmente qualcosa di prezioso: Maria, nella luce dello Spirito Santo, vede la bellezza e le perle preziose che Dio ha messo nell’anima di ciascuno dei suoi figli e i frutti di bene che essi possono produrre. È sicuramente bello e incoraggiante sentirsi guardati con un simile sguardo di amore e sarebbe altrettanto bello guardare le persone, i nostri familiari e amici e noi stessi, con questo sguardo di Maria.
Intanto, possiamo iniziare con il ricambiare e ringraziare Dio con tutto il cuore per il dono di Maria. Come Apostoli della Pace siamo tutti animati da un grande amore per Maria e siamo riconoscenti per tutto quello che Lei sta facendo per ciascuno di noi. Inoltre, possiamo ringraziare Dio di vero cuore per ogni Apostolo della Pace che Maria ha chiamato e ci ha messo accanto come compagno di viaggio. Non dovrebbe essere troppo difficile riconoscere in essi la presenza di Gesù, perché gli Apostoli della Pace hanno un po’ tutti queste caratteristiche: sono persone di grande fede e di preghiera, persone generose che si mettono in gioco nelle opere di misericordia. Sono compagni di viaggio che si sostengono e si rafforzano vicendevolmente nel cammino di fede.
3^ decina: LUI MI HA PERMESSO DI ESSERE ANCORA CON VOI PER ESORTARVI ALLA SANTITÀ.
Da dove viene il vivo desiderio di santità che abbiamo nel cuore, il desiderio di una vita che non va sprecata, il desiderio di aiutare Maria nella sua missione di Pace, il desiderio di una vita che porta frutti di vita eterna? “Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.” (Mt 5,48) ci ha detto Gesù nel vangelo. Ecco questo desiderio che abbiamo nel cuore viene da Dio stesso, è lui che chiama ciascuno dei sui figli alla santità. Lo Spirito Santo alimenta questo desiderio in noi e Maria ci insegna come corrispondere. Maria collabora con lo Spirito Santo alla nostra santificazione, la Mamma è all’opera per formare in ciascuno dei suoi figli il volto di Gesù. È importante tenere vivo questo desiderio, è prezioso avere nel cuore questo desiderio di santità che ci spinge alla preghiera e alle opere di carità. Questo desiderio che Dio ha acceso nel nostro cuore fa sì che la nostra vita sia orientata verso il bene e cammini verso salvezza.
4^ decina: SIATE COSTRUTTORI DI PACE.
Nella Bibbia “shalom” (pace) è una parola grandissima che racchiude tutti i doni. Indica la pace con Dio, con se stessi e con il prossimo, e allo stesso tempo indica l’insieme di tutti i doni che rendono una vita piena: la salute, il lavoro, la giustizia, la fede… A ogni uomo la Provvidenza offre la possibilità e gli strumenti per contribuire a un aspetto della pace: una mamma e un papà possono costruire la pace educando un figlio a vivere secondo i comandamenti di Dio; un sacerdote costruisce la pace annunciando il vangelo e amministrando i sacramenti; un medico costruisce la pace curando gli ammalati e un insegnante insegnando bene la propria materia, un politico è chiamato a lavorare per la pace sociale. Ogni lavoro onesto contribuisce a costruire un aspetto della pace.
Per un Apostolo della Pace costruire la pace significa realizzare la missione che Maria gli affida, utilizzando bene gli strumenti di pace che Lei stessa ci ha messo a disposizione. Attraverso la preghiera delle semplici Ave Maria il nostro cuore si riempie della pace che viene dal Cielo: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.” (Gv 14,27) e, senza accorgercene, ci fa portatori della pace del risorto. Con le opere di misericordia, costruiamo la pace in noi e attorno a noi; con la preghiera per l’apertura del cuore di tante categorie di persone, come facciamo nei nostri Cenacoli, collaboriamo in modo efficace con Maria affinché: “il bene vinca in ogni uomo”.
5^ decina: LA VOSTRA PREGHIERA SIA ANCORA PIÙ FORTE
Tantissimi Apostoli della Pace stanno già facendo con grande impegno preghiere e opere di misericordia, alle quali è difficile e forse inopportuno cercare di aggiungerne altre. Allora che cosa può rendere più forte la nostra preghiera? Credo che per rendere più efficace la nostra preghiera abbiamo a disposizione ancora due strumenti: il digiuno e l’offerta della propria croce.
-Il digiuno rende certamente più forte la nostra preghiera, ne certifica l’autenticità, aumenta l’intensità del grido di pace che dal cuore sale al Cielo. Per non lasciare cadere nel vuoto l’invito di Maria di rendere più forte la nostra preghiera, su suggerimento di tanti Apostoli, invito tutti coloro che lo desiderano, ad offrire il 25 giugno 2022, un giorno di digiuno per le intenzioni e i progetti della Regina della Pace. Sarà questo il regalo che, come Apostoli della Pace, faremo a Maria per il quarantunesimo anniversario delle sue apparizioni.
-Per quanto riguarda l’offerta della propria sofferenza ricordiamo che Gesù ha pregato, ha insegnato, ha guarito, ha compiuto con grande intensità tutte le opere di misericordia, ma il momento in cui si è offerto di portare la propria croce per la nostra salvezza è quello che ha reso più efficace la sua missione, infatti: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.” (Gv 15,13).
Offrirsi di sopportare insieme a Gesù la sofferenza con la quale il male amareggia le nostre giornate, anziché lamentarsi come il ladrone, può diventare, come la croce di Gesù, il gesto di amore più grande che moltiplica la forza e l’efficacia sia della nostra preghiera, sia delle nostre opere di misericordia. Rimangono vive nel nostro cuore le testimonianze di Eleonora, di Antonia e di Luisa, Apostole che nella sofferenza hanno conservato una pace, una speranza e una bontà che hanno reso visibile, a chi le ha conosciute, il Gesù Risorto che operava in loro. La testimonianza di chi nella sofferenza sa unirsi alla croce di Gesù lascia il segno.
Non c’è bisogno di andarsi a cercare nessuna sofferenza: ci pensa il male a procurarci contrattempi fisici, psicologici, nelle relazioni, nel lavoro… il nostro compito è quello di affrontare tali disagi insieme a Gesù.
Come Apostoli della Pace abbiamo a nostra disposizione uno strumento di preghiera molto efficace: “La nostra via crucis alla scuola di Gesù”. Questa preghiera ci aiuta a condividere con Gesù la nostra sofferenza e permette a Gesù di condividere con noi la sua Risurrezione e la sua vittoria sul male. Stiamo facendo questa preghiera quasi ogni giorno attraverso zoom, radio e facebook, l’abbiamo fatta tante volte a Medugorje e la faremo ancora con i gruppi di pellegrini salendo il monte Krizevac. “La nostra via crucis alla scuola di Gesù “è un altro strumento a disposizione degli Apostoli della Pace per costruire la pace.
Il Signore Gesù vi benedica con il dono di una preghiera sempre più forte ed efficace
Padre Silvano
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commento al messaggio del 25 Maggio 2022 (3)
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COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 MAGGIO 2022, il sorriso di Maria