Commento al messaggio del 25 febbraio 2025 

1^ decina: “Cari figli! Questo tempo primaverile sia per voi l’esortazione alla conversione personale affinché con le vostre vite possiate amare e pregare Dio al di sopra di ogni cosa, per tutti coloro che sono nel bisogno. Figlioli, siate le mie mani di pace e di preghiera, siate amore per tutti coloro che non amano, non pregano e non vogliono la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”  

 

2^ decina: Cari figli! Questo tempo primaverile sia per voi l’esortazione alla conversione personale affinché con le vostre vite possiate amare e pregare Dio al di sopra di ogni cosa, per tutti coloro che sono nel bisogno.

Ancora una volta Maria ci invita a vivere il vangelo, il cuore del vangelo, il comandamento dell’amore a Dio e ai fratelli. Maria ci esorta alla conversione personale e ci indica chiaramente la meta verso la quale camminare: arrivare, nella nostra vita, a mettere la preghiera e l’amore a Dio al di sopra di ogni cosa. Il che equivale a vivere il primo comandamento: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. (Mt 22,37). Inoltre, Maria aggiunge: “per tutti coloro che sono nel bisogno”, e questo corrisponde al secondo comandamento: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. (Mt 22,39).

 

 

3^ decina: Cari figli! Questo tempo primaverile sia per voi l’esortazione alla conversione personale affinché con le vostre vite possiate amare e pregare Dio al di sopra di ogni cosa, per tutti coloro che sono nel bisogno.

La radicalità e l’esigenza del comandamento dell’amore: “con tutto il cuore, con tutta l’anima…” potrebbe metterci in crisi e farci sentire inadeguati. In effetti adesso non ci è chiesta la perfezione, il progetto che Dio ha pensato per l’uomo prevede diverse fasi di crescita: da Adamo a Cristo, dall’uomo creato dalla terra, all’uomo che viene dal Cielo. E, dice san Paolo: “come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste” (1Cor 15,49). L’uomo sulla terra è in un viaggio che ha il compito di trasformarlo, e solo al termine di questo viaggio sapremo amare come Gesù, perché lo vedremo cosi come Egli è. Invece sulla terra ci è chiesto un cammino di conversione, di avvicinamento graduale. La speranza che saremo simili a Gesù, ci aiuta a percorrere ogni tappa fino a raggiungere la meta. Ricordiamo che Dio è l’autore principale della nostra conversione, Lui stesso ci viene incontro fornendo, a ciascuno, occasioni e appuntamenti di grazia per far crescere in noi il suo amore. Perciò, prima di tutto, la conversione richiede l’ascolto e la meditazione personale dovrebbe cercare di rispondere a questa domanda: quale appuntamento di Grazia Dio mi sta offrendo? Quindi mettere concretamente in calendario la partecipazione a quell’evento.

 

4^ decina: Figlioli, siate le mie mani di pace e di preghiera, siate amore per tutti coloro che non amano, non pregano e non vogliono la pace.

Mani di pace e di preghiera! È bellissima questa immagine: le mani richiamano l’attività, il fare. La pace e la preghiera sono “il fare” di Maria, le sue sono mani che pregano e che amano. La sua è una attività immensa, ce ne rendiamo conto a Medjugorje dove nessuno è in grado di conoscere tutte le opere di carità, le conversioni, le guarigioni, che Maria ha suscitato, le grazie di ogni tipo che questa mamma ha ottenuto per i suoi figli. Maria a Medjugorje ci aiuta a capire che lei offre la sua mano a ciascun figlio per accompagnarlo nella vita verso la salvezza. Inoltre, grazie ai suoi messaggi, comprendiamo che Maria cerca con particolare apprensione i figli che si sono smarriti: coloro che non amano e non pregano; mentre invita tutti figli che stanno camminando bene a darle una mano: “siate le mie mani di pace e di preghiera.”

 

 

5^ decina: Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Voi, carissimi Apostoli della Pace, siete effettivamente mani di preghiera e di pace, voi state mettendo in pratica sia il comandamento dell’amore sia la settima opera di misericordia spirituale: pregare Dio per i vivi e per i defunti. Con la vostra preghiera per l’apertura dei cuori, aiutate davvero tanti che adesso hanno un cuore chiuso, che non amano, non pregano e non cercano la pace, ad aprirsi alla Grazia. E aiutate tanti che hanno un cuore un po’ aperto, ad aprirsi di più all’amore di Dio. L’autenticità delle vostre preghiere è confermata dai tanti germogli di grazia che spuntano lungo il cammino e dalle tante opere di misericordia che state compiendo. Quante mani di pace e di preghiera abbiamo visto nelle giornate giubilari degli Apostoli della Pace, per ora a Pompei e a Mantova. Quanta preghiera e quanta pace in quelle giornate, uno spettacolo di fede e di Chiesa bellissimo. Quante mani si sono unite in comunione di preghiera e di pace e quante grazie Maria ha potuto distribuire. Occorre dire che camminare con Maria è fonte di una gioia immensa. Seguendo Maria, quasi senza accorgervene, giorno dopo giorno, state diventando anche voi, sempre più, mani di pace e di preghiera. E alla fine sarete ricolmi di amore come Gesù, quando lo vedrete così come Egli è. Chi ha questa speranza procede spedito nel suo cammino di conversione. (Cfr. 1Gv 3,3).

 

Il Signore Gesù benedica le vostre mani che pregano e compiono opere di misericordia.

p. Silvano

 

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