Commento al messaggio di Medjugorje del 25 aprile 2022 di padre Silvano Alfieri.
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COMMENTO AL MESSAGGIO DEL 25 APRILE 2022
“CARI FIGLI! VI GUARDO E VEDO CHE SIETE PERSI. PERCIÒ VI INVITO TUTTI: RITORNATE A DIO, RITORNATE ALLA PREGHIERA E LO SPIRITO SANTO VI COLMERÀ DEL SUO AMORE CHE DONA GIOIA AL CUORE. LA SPERANZA CRESCERÀ IN VOI E IN UN FUTURO MIGLIORE E VOI DIVENTERETE TESTIMONI GIOIOSI DELLA MISERICORDIA DIVINA IN VOI ED ATTORNO A VOI. GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA.”
2^ decina: CARI FIGLI! VI GUARDO E VEDO CHE SIETE PERSI. PERCIÒ VI INVITO TUTTI: RITORNATE A DIO, RITORNATE ALLA PREGHIERA
Dopo più di due anni di pandemia che non è ancora finita, e nel mezzo di una guerra, quella tra Russia e Ucraina, che rischia di diventare mondiale, sono tanti coloro che si sentono smarriti. Molti, in questo tempo, hanno perso punti di riferimento importanti come il lavoro, la salute, qualcuno ha perso dei famigliari e degli amici.
Probabilmente in questo tempo di prova sarebbe stato necessario intensificare la preghiera proprio come ha fatto Gesù, che nel momento della sua Passione “pregava più intensamente colui che poteva salvarlo da morte” (Lc 22,44). Invece ci sono stati momenti di lockdown strettissimo in cui sono state chiuse anche le Chiese, momenti in cui la gente ha perso l’abitudine di andare a Messa e di accostarsi alla comunione e alla confessione. Il dolore e la paura tendono a farci chiudere in noi stessi; però, più ci isoliamo e più le ombre si ingigantiscono e, anche adesso che le Chiese sono riaperte da tempo ed è possibile tornare ai sacramenti, molti fanno fatica a riprendere il cammino. Qualcuno ha ancora paura a uscire di casa e qualcuno ha preso altre abitudini.
La Regina della Pace da tanti mesi, in tutti i suoi messaggi ci ripete: “Cari figli ritornare a Dio, ritornare alla preghiera”. Credo che questo invito di Maria sia rivolto in particolare a quei figli che ancora non sono “ripartiti”, e che per molti debba risuonare semplicemente così: “Cari figli ritornate in Chiesa e alla Messa, ritornate ai sacramenti, in particolare all’Eucarestia e alla confessione”.
3^ decina: LO SPIRITO SANTO VI COLMERÀ DEL SUO AMORE CHE DONA GIOIA AL CUORE.
Gesù ci dice: “… chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia” (Mt 7,24-25).
C’è una roccia che nessun virus e nessun dittatore può scalfire, una roccia che nessuna guerra e nessuna pandemia può spostare, un fondamento sul quale l’uomo saggio costruisce il proprio percorso umano e spirituale: questa roccia è Dio. Questa Roccia si è fatta visibile e si è fatta vicino a noi in Gesù Cristo, è Lui la “Roccia spirituale” dal quale scaturisce, come da sorgente, l’acqua dello Spirito Santo che attraverso i sacramenti ci disseta e ci rinnova, colma il nostro cuore di amore, di gioia e di speranza. E perché non ci smarrissimo nell’immensa foresta delle opinioni che l’umanità propone, Gesù ha voluto che sulla terra ci fosse un suo vicario come custode della sua Parola e dei sacramenti, perché il suo popolo camminasse sicuro senza incertezze sulla via della salvezza, e questo custode è il papa: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).
4^ decina: LA SPERANZA CRESCERÀ IN VOI E IN UN FUTURO MIGLIORE
La speranza cristiana ci attesta che siamo chiamati e attesi da Dio Padre in paradiso. Chi ha questa speranza non si smarrisce, perché ha nel cuore e nella mente la bussola che orienta il suo cammino verso la meta della sua vita. Ma non è solo questo, l’apostolo Giovanni ci dice che “saremo simili a Gesù perché lo vedremo così come egli è” (1GV 3,2), quindi pieni di amore, di gioia e di vita come Lui. Avere in se stessi questa speranza ci purifica (cfr. 1GV 3,3); infatti, l’azione dello Spirito Santo è quella di far crescere in noi l’uomo nuovo a immagine e somiglianza di Gesù, e avere questa speranza significa avere fiducia nello Spirito Santo e nella sua azione, significa collaborare con Lui senza mettergli bastoni fra le ruote con inutili problemi, preoccupazioni o ansie. Avere in se stessi questa speranza permette allo Spirito Santo di aiutarci a superare tanti ostacoli che troviamo lungo il cammino.
L’antidoto allo smarrimento è proprio la speranza che attesta al nostro cuore che la meta verso la quale siamo diretti è Paradiso, e ci dà la consapevolezza che lo Spirito Santo è all’opera dentro di noi per trasformarci a immagine e somiglianza di Gesù. Questa è la speranza cristiana che tutti abbiamo ricevuto nel nostro battesimo ma è come un seme che cresce, germoglia e porta frutto in chi lo coltiva con la preghiera e i sacramenti.
5^ decina: VOI DIVENTERETE TESTIMONI GIOIOSI DELLA MISERICORDIA DIVINA IN VOI ED ATTORNO A VOI.
Carissimi Apostoli della Pace che in questi anni avete messo in pratica i messaggi della Regina della Pace, voi non vi siete né persi né smarriti, ma siete rimasti uniti alla Roccia, che è Dio, attraverso la preghiera e le opere di misericordia. Per quanto riguarda la preghiera avete vinto il lockdown con fantasia e creatività: la quasi totalità dei Cenacoli ha perseverato e, pur di pregare insieme tra voi e con Maria, molti sono diventati pure “tecnologici” imparando a usare i social e le videoconferenze.
Per quanto riguarda la misericordia è impossibile elencare tutte le opere in cui i nostri Cenacoli e i singoli Apostoli sono impegnati. Posso solo aggiornarvi sulle iniziative della “scuola di misericordia” promossa dalla nostra Associazione che in questi due anni ha realizzato circa 750 percorsi di misericordia fatti da singoli Apostoli. E, solamente in questo mese di maggio, sono partiti ben quattro nuovi corsi: 1°) il corso base al quale partecipano circa 70 “allievi” seguiti da più di 40 tutor; 2°) 30 Apostoli stanno partecipando a un percorso di misericordia “a squadre”, a favore di alcune famiglie Ucraine profughe in Italia; 3°) circa 20 Apostoli faranno il percorso per diventare a loro volta dei tutor; 4°) in Messico un primo gruppo di 11 Apostoli ha iniziato questo percorso di misericordia.
Cari Apostoli della Pace, voi siete già portatori di speranza, di gioia e di amore, voi siete già TESTIMONI GIOIOSI DELLA MISERICORDIA DIVINA IN VOI E ATTORNO A VOI. Con le vostre preghiere, le vostre parole e i vostri gesti, testimoniate la presenza dello Spirito Santo in voi e siete segnali luminosi per tanti fratelli in tante circostanze e luoghi. Per la necessità di pace che c’è nel mondo, ci vorrebbero tanti Apostoli della Pace come voi. Continuiamo semplicemente il nostro cammino ben consapevoli che stiamo percorrendo una buona strada, molto buona, la strada della Regina della Pace. E a quei pochi Cenacoli che si sono un pò smarriti facciamo risuonare l’invito di Maria: coraggio, è ora di ritornare, è ora di ripartire.
Il Signore vi benedica con il dono di una speranza viva
p. Silvano
Resoconto Ave Maria donate nel mese di aprile:
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commento al messaggio del 25 aprile 2022