Catechesi sul Perdono Padre Silvano Alfieri. Medjugorje
20 agosto 2022
Il carcere del risentimento
Quando riceviamo un offesa, un torto una ingiustizia si rischia un danno ancora maggiore:
quello di rimanere chiusi nel carcere del risentimento, così oltre ad aver ricevuto un torto in quel momento, quel male estende in noi nel tempo il suo effetto,
quell’episodio è successo 10 anni fa ma i nostri pensieri, nel nostro cuore rimaniamo nel carcere del risentimento,
si respira a fatica, il perdono è la chiave per uscire da quel carcere per tornare a respirare, a vivere.
Il bisogno di misericordia che ha il mondo
Che bisogno che ha il mondo di perdono e di riconciliazione che bisogno di perdono e di riconciliazione c’è in Turchia tra turchi e curdi, in Sudan tra il Nord e il Sud, tra la Russia e l’Ukraina, in Centr’Africa tra le fazioni…
Se voi considerate quanta violenza e quanta gente prigioniera del risentimento cerca vendetta, tra uomo e uomo e anche tra gli Stati potete immaginare quante persone soffrono dentro queste carceri.
Il venerdì santo p. Raniero Cantalamessa predicando al Papa ha detto metà della sofferenza presente nel mondo è procurata dalla sete di vendetta.
che bisogno c’è di riconciliazione nelle famiglie, che bisogno c’è di pace in tanti cuori.
Il perdono
è la chiave per uscire da quel carcere per tornare a respirare, a vivere.
La testimonianza di Nelson Mandela: a un giornalista che lo ha visto a cena con il presidente che lo aveva tenuto in carcere per 27 anni gli ha chiesto se avesse perdonato a lui e ai suoi aguzzini, Mandela ha risposto:
“se non avessi perdonato loro sarei ancora loro prigioniero”.
(Momenti della catechesi)
DIO HA DECISO DI INONDARE IL MONDO CON IL SUO PERDONO E CON LA SUA BONTA’
Dio vuole condurre l’’umanità fuori da questa spirale negativa di violenza che genera solo nuove sofferenze e Papa Francesco ha il ruolo di Mosè chiamato da Dio a condurre il popolo di chi cerca la vita fuori dalla schiavitù di questa violenza.
Questo è il messaggio che ci arriva da questo anno straordinario della Misericordia che Papa Francesco ha indetto.
Domenica 13 dicembre ero a Reggio Emilia, mai vista prima la quantità di persone che sono venute per passare la porta santa del Duomo, così è successo a Como….
Tanta gente che mossa dallo Spirito Santo si sono messe in viaggio per accogliere la grazia di Dio.
Porte sante sono state aperte in tutte le diocesi d’Italia, nelle mense caritas negli ospedali, nelle carceri… porte sante sono state aperte in tutte le Diocesi del mondo tante ne sono state aperte anche in Cina…
è la volontà di Dio di raggiungere con il suo perdono ogni uomo:
OGNI CUORE UNA PORTA SANTA
In ogni cuore si dovrebbe aprire una porta santa da dove la misericordia di Dio possa entrare, Dio desidera essere presente con la sua pace, con la sua bontà con la sua gioia in ogni cuore.
In ogni cuore si dovrebbe aprire una porta santa da dove la misericordia di Dio possa entrare beati coloro che credono al dono di grazia straordinario che Dio ci offre con questo anno santo della Misericordia
e con fede accoglieranno il suo perdono e le grazie che ci offre e al termine dell’anno saranno interiormente rinnovati santificati è anche una questione di numero,
più sono le persone che nel cuore hanno la Pace di Dio più al mondo si starà bene, ci sono delle situazioni di disagio create dal peccato di tanti: quante bugie, quanti gesti di corruzione ci sono voluti per inquinare la terra?
Per mettere a rischio la sua stessa vita con il riscaldamento del pianeta e la sua desertificazione non è sufficiente che uno smetta di usare il carbone per cambiare rotta occorre che siano in tanti…
la violenza di Erode ha costretto la famiglia di Gesù nella notte a fuggire in Egitto, quanti gesti di violenza, quanti Erode e quanti complici ci sono voluti per produrre i milioni di profughi che vediamo oggi…
Da soli non ce la facciamo a riparare a questi danni Dio ci viene incontro con il suo aiuto, è anche una questione di numero:
quante più persone accoglieranno la misericordia di Dio nel loro cuore, tanta più pace ci sarà nelle famiglie e nella società, bisogna essere in tanti.
INTANTO POSSIAMO COMINCIARE FACENDO LA NOSTRA PARTE USCENDO NOI PER PRIMI DAL CARCERE DEL RISENTIMENTO
A Genova abbiamo ascoltato la testimonianza di una signora,
Francesca che dopo cinquant’anni ha perdonato suo padre che l’aveva abbandonata a 5 anni lei, le sorelle, tutta la famiglia,
alcuni mesi fa ha pregato assieme al suo gruppo di preghiera per “le persone di Genova che non riescono a perdonare”,
poi alla Messa alla Madonna della Guardia ha fatto questa esperienza, di sentirsi perdonata da Dio e dopo senza fatica ha perdonato suo padre,
finalmente respira in quel cuore si torna a respirare rientra la luce: che leggerezza, che bello?
Quello che il padre ha fatto tanti anni fa rimane ma lei adesso è libera da quel fatto e può vivere liberamente la sua vita.
PERDONO DIFFICILE? IL PANE QUOTIDIANO
A noi il perdono sembra difficile perché pensiamo sempre a quell’episodio di 10 anni fa che è diventato un muro che non si sposta vogliamo fare tutto in una volta…
non è così che funziona il cammino spirituale,
Dio ci invita a chiedere il Pane quotidiano, a perdonare l’offesa di oggi quella persona che ti ha portato via il parcheggio,
quella parola sbagliata detta da un famigliare, questo è pronto nella mano di Dio per te lo Spirito Santo necessario per perdonare i torti di oggi che se oggi sai superare i torti di oggi e domani quelli di domani fra un mese non c’è più nulla.
TAGLIANDO DI ASSICURAZIONE SULLA VITA ETERNA
Vi ho preparato un bigliettino perché anche noi oggi possiamo compiere un gesto di perdono ho messo un riferimento all’anno santo:
Padre tu ci perdoni e ci offri questo anno della Divina Misericordia perché ci vuoi vicino a Te in Paradiso poi ecco:
la frase che ci riguarda:
Padre anch’io desidero perdonare e uscire dal carcere del risentimento, perciò ti prego di perdonale quella persona _____________________________ e di donarle il paradiso
poi è la frase di una santa, di n bimba che addirittura ha saputo perdonare il suo assassino:
Santa Maria Goretti che ha perdonato Alessandro Serenelli e ha chiesto per lui il Paradiso.
Pane quotidiano
Ecco non scrivere un nome che al momento rappresenta un muro insormontabile,
un nome impossibile, scrivi il nome di una persona che riesci a chiedere a Dio di perdonarla e oggi riesci a chiedere per lei il Paradiso,
vedete quella signora di Genova ha pregato per le persone di Genova che non riescono a perdonare
(non riusciva in quel momento a pregare per suo padre),
dunque ha pregato per le persone di Genova che non riescono a perdonare, ma da quella semplice preghiera, da quel primo passo,
Dio le è andato incontro e l’ha aiutata a fare tutto il percorso lei si è sentita personalmente perdonata poi lei ha perdonato suo padre e ora è fuori da quel carcere, è libera.
Quindi scrivi un nome che oggi ti è possibile non quello impossibile e poi porta all’altare la tua preghiera questo è il tuo passo incontro a Dio e Dio ti aiuterà, lui ti verrà incontro a te.
(Padre Silvano Alfieri – Apostoli della Pace. Medjugorje)