A 20 ANNI FOLGORATO SULLA VIA DI MEDJUGORJE
Prima di un anno fa la mia vita era discoteche, donne – ne cambiavo una ogni sera -, giocavo a carte e bere senza pagare perché vincevo sempre,e andare a casa ubriaco. Mai pensare a Dio, mai pregare. E sempre no a tutti gli inviti che mi venivano da parte degli zii, molto addentro a Medjugorje, perché, ci andassi anch’io o partecipassi ai loro gruppi. E no a tutte le occasioni che mi si offrivano di sentirne parlare.
A 20 ANNI FOLGORATO SULLA VIA DI MEDJUGORJE
Tornato da Medjugorje ho dovuto tagliare con tutto e con tutti e così ho cominciato ad ascoltare quei sacerdoti che prima deridevo.
Un padre spirituale mi ha aiutato, mi ha fatto un lungo discorso sul peccato, ho imparato come dovevano essere i veri rapporti cristiani con le ragazze.
Dopo l’11 agosto non ho più frequentato discoteche, o più guardato giornali pornografici, ne films. Il mio cuore cantava.
Quando guardavo l’ostia alla elevazione pensavo: Tu Gesù mi hai guarito il cuore. Avrei spaccato i muri dalla gioia.
Ora sono in caserma da parecchi mesi. Poveri ragazzi! Un 10% hanno genitori in discordia o sanno che l’uno o l’altro ha l’amante. Un 10% tornano da casa dopo la licenza e la ragazza deve abortire.
Quanti credono di trovare la felicità nel piacere! C’è chi partecipa a messe nere e disegna croci con data di nascita e di morte,o va a bivaccare sulla tomba di una ragazza morta tragicamente.
Dispensano fotocopie di un foglio,su cui si è invitati a giurare fedeltà satana e si rinnega il battesimo ricevuto: firmano in tanti, poi si pentono, ma si drogano e hanno qualcosa dentro che li fa star male: satana è ministro di morte.
Gli ufficiali pure stanno male e non sanno più che cosa inventare per far star male anche noi. Hanno una grande sofferenza interiore.
Il primo ufficiale è tutto una bestemmia. Mi trasferiscono al peggiore servizio: “Grazie Signore!”, ma non è questo il modo di trattare!
Io non sono mai stato felice come in questo periodo. Gesù ci ama. Io frequento un gruppo di preghiera fuori caserma.
Affrontare dodici mesi di servizio militare senza pregare è impossibile. Nel mese di maggio sono caduto in una crisi depressiva: “Perché Gesù?” dicevo. Nessuno se ne è accorto.
Con la fede ne sono venuto fuori da solo, accostandomi alla Messa quotidiana e alla confessione. Poi… Maria mi ha aiutato! Grazie a Gesù sono stato strumento di conversione per alcuni ragazzi, ma troppo pochi.
Cerco di parlare di Gesù e di aiutare tutti. Se uno mi dice: “Come devo fare per essere contento come te” “Vatti a confessare”-rispondo io-. Ma tutti mi fanno esempi di preti che non fanno bene.
Sì, non tutti i preti sono bravi, ma io dico loro: “Se cade una particola consacrata, tu la calpesti? Non dobbiamo sparlare di loro,ma pregare per loro”.
Però bisogna stare attenti a scegliere un prete che vada bene. Sì, in tutti i giovani c’è qualcosa di buono.
Devi aspettare e chiedere l Signore che ti dia le parole giuste per toccarli nel cuore.
Oggi sono andato a pregare con i genitori, a far la Via Crucis con loro. Sono felice, scoppio di gioia. E’ un anno che sto facendo questo cammino di fede.
Priabona, 11 agosto 1987