LE 15 STAZIONI
I° STAZIONE
Gesù dinanzi al sinedrio e a Pilato è condannato a morte
Venuta mattina, tutti i gran sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire e, legatolo, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato.
Pilato, sapendo che Gesù era un galileo, lo inviò dal Re Erode per farlo giudicare, ma Erode riconoscendo Gesù un falso Re, dopo avergli messo un mantello color porpora sopra le spalle, lo rimandò da Pilato.
Pilato, dal pretorio, fece condurre fuori Gesù, che portava la corona di spine e il mantello di porpora, e sedette nel tribunale. Era la preparazione della Pasqua. Disse ai Giudei: “ecco il vostro re!”. Ma quelli gridarono: “Via, via, crocifiggilo”. E insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso. Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
II° STAZIONE
Gesù è caricato della croce
Dopo averlo schernito, i soldati spogliarono Gesù della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Dice Gesù: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua”.
III° STAZIONE
Gesù cade sotto la croce
Il castigo che ci dà la salvezza si è abbattuto su di Lui: per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
“Sono curvo e accasciato. Palpita il mio cuore, la forza mi abbandona, si spegne la luce nei miei occhi. Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza; poiché io sto per cadere”.
IV° STAZIONE
Gesù incontra sua madre
Parlando a Maria, Simeone aveva profetizzato: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima”.
V° STAZIONE
Gesù è aiutato dal Cireneo
Mentre lo conducevano verso il luogo del Golgota, costrinsero un tale che passava, un certo Simeone di Cirene, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. “Chi non prende la sua croce e non mi segue – dice il Signore – non è degno di me”.
“Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo”.
VI° STAZIONE
La Veronica asciuga il volto a Gesù
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto. Il tuo volto, Signore, io cerco. Non nascondermi il tuo volto.
Molti si stupirono di lui, tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto.
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia”.
VII° STAZIONE
Gesù cade la seconda volta
“Il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì bocca.
Era come un agnello condotto al macello, come una pecora muta di fronte ai suoi tosatori”.
VIII° STAZIONE
Gesù consola le donne di Gerusalemme
Seguiva Gesù una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: “Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli”.
IX° STAZIONE
Gesù cade la terza volta
Essi godono della mia caduta, si radunano contro di me per colpirmi all’improvviso.
Mi dilaniano senza posa, mi mettono alla prova, scherno su scherno. Contro di me digrignano i denti.
Noi che siamo forti abbiamo il dovere di sopportare l’infermità dei deboli, senza compiacere noi stessi.
X° STAZIONE
Gesù è spogliato delle vesti
I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato.
La tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: “Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca”. Così si adempiva la scrittura: “Si son divisi tra loro le mie vesti, e sulla mia tunica hanno gettato la sorte”.
XI° STAZIONE
Gesù è inchiodato in croce
Sul luogo detto Cranio crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra.
Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
XII° STAZIONE
Gesù muore in croce
Alle tre Gesù gridò: “Elì, Elì, lemà sabactàni”, che significa : “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”.
Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù gridando a gran voce disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
XIII° STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
I Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato, chiesero a Pilato che fossero portati via.
Sopraggiunta la sera, Giuseppe d’Arimatea andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Pilato concesse la salma. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e ve lo avvolse.
XIV° STAZIONE
Gesù deposto nel sepolcro
Nel luogo dove era stato crocifisso Gesù vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo scavato nella roccia. Là Giuseppe depose il corpo di Gesù. Rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò.
XV° STAZIONE
Gesù è risorto
L’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù crocifisso. Non è qui. E’ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “E’ risuscitato dai morti, e ora vi attende in Galilea; là lo vedrete. Ecco io ve l’ho detto”.
L’annuncio pasquale degli angeli alle donne e agli apostoli: “Gesù, il crocifisso, è risorto!”, è proclamato attraverso i secoli, a tutti gli uomini, dalla chiesa.
Questa è la nostra fede.